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Frosinone

Minacciato e picchiato alla fermata dell'autobus. Dodicenne preso di mira dai bulli

Un giovane studente è stato accerchiato da un gruppo di giovanissimi: denunciati

Preso di mira dai bulli

È stato accerchiato, picchiato e aggredito prima da due ragazzini. Poi, il giorno dopo, al gruppo se ne era unito anche un altro. Lui, un dodicenne, è caduto a terra. Stava semplicemente rientrando a casa dopo la scuola quando si è trovato davanti un gruppo di bulli, poco più grandi. Gli episodi si sono verificati nei giorni scorsi in via Mària, alla fermata dell’autobus. Il motivo? Una sigaretta non data. Nonostante il dodicenne avesse provato a spiegare che vista la sua giovane età non poteva averne. Ma i bulli non hanno voluto sentire ragioni. Così sarebbero iniziate le minacce, terminate soltanto all’arrivo dell’autobus. Solo a quel punto l’adolescente è riuscito a rientrare a casa e raccontare tutto alla madre. Ma non è finita qui. Qualche giorno dopo il dodicenne è stato di nuovo vittima degli stessi bulli che avevano portato anche i rinforzi.

Da due sono diventati tre e i toni si sono subito scaldati: «Qui comando io, non mi devi rispondere», avrebbe detto uno dei due bulli al dodicenne prima di pretendere che il ragazzino gli consegnasse il cellulare. Ma al suo rifiuto è stato picchiato dal “branco” e nella colluttazione è caduto a terra. La madre della vittima ha sporto denuncia per quanto accaduto e i carabinieri stanno indagando per ricostruire entrambi gli episodi. Ma soprattutto per identificare i giovani bulli. Intanto il dodicenne è sotto shock. È terrorizzato e al solo pensiero di dover attendere l’autobus dopo l’uscita da scuola preferisce restare a casa. Non vuole più uscire. Ha paura di incontrare nuovamente il gruppo dal quale ormai è stato preso di mira.

Un fenomeno, purtroppo, sempre più in crescita. Sono giovanissimi che spesso si muovono in branco. Con un atteggiamento di sfida pretendono sigarette o oggetti di valore. E al primo rifiuto arriva la violenza. Per nulla. Uno sguardo di troppo e la vittima torna a casa con qualche livido, quando va bene. Gli adolescenti vivono nel terrore di incontrare per strada un gruppo di loro. E di essere presi di mira.

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