Frosinone
01.08.2025 - 08:00
Ha fatto scalpore il coprifuoco ai minori di 14 anni di Praia a Mare. Ma i divieti per i più giovani fioccano ovunque. Anche in Ciociaria. Dove, del resto, forti polemiche avevano accompagnato i divieti di giocare a pallone a largo Turriziani e allo Scale. Con buona pace dei bambini, E, sotto silenzio, era passata pure l’avviso che il Comune di Giuliano di Roma fa tutti gli anni con ammonimento ai genitori a «non lasciare incustoditi i propri figli lungo le strade e le piazze del paese, della periferia e della campagna, sorvegliandoli continuamente».
Parallelamente ai divieti di quest’estate non mancano dibattiti, polemiche e critiche all’indirizzo delle amministrazioni comunali che vietano ai più piccoli di andare in giro o di giocare in piazza e, a volte, anche di fare giochi rumorosi. E pensare, invece, che in diversi borghi della Ciociaria, all’ingresso del paese, c’è un cartello affisso con invito agli automobilisti a rallentare “perché in questo paese i bambini giocano ancora in strada”. Si dirà paese che vai, divieti che trovi. Era lo scorso ottobre quando l’amministrazione Mastrangeli emise un’ordinanza con il divieto di giocare a pallone a largo Turriziani e in tutte le altre piazze del centro storico. Per i trasgressori è prevista una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro e il «sequestro cautelare delle cose utilizzate per commettere la violazione». E giù vennero critiche, considerato che a largo Turriziani generazioni di bambini, soprattutto i più piccoli, hanno da sempre giocato a pallone oltre a frequentare l’area giochi ormai smantellata.
Sono passati pochi mesi e quell’ordinanza è stata bissata da un’altra, questa volta focalizzata sullo Scalo. Ai primi di giugno il sindaco Riccardo Mastrangeli ha firmato l’ordinanza che vieta di giocare con una palla nella piazza dello Scalo. E dunque basta con il calcio, il tennis e perfino il cricket (per la verità la comunità bengalese aveva chiesto al Comune uno spazio dove poter praticare questo sport).
Altro stop che avvicina la Ciociaria a Praia a Mare, la città del divieto di uscita la notte per i minori di 14 anni senza un adulto, è quello emesso, lo scorso 8 giugno, e passato per lo più inosservato, dal Comune di Giuliano din Roma. Oggi più che mai d’attualità dopo le polemiche e le trasmissioni tv sull’argomento. Ebbene, a Giuliano di Roma «visto che si verifica, di nuovo come da anni ormai, con l’inizio delle vacanze scolastiche, il vivacizzarsi del centro storico con la presenza di bimbi e ragazzi che, in ogni ora del giorno, occupano tutti gli spazi disponibili spesso senza l’assistenza dei genitori, tenute presenti le frequenti e recenti cronache dei fatti inerenti sparizioni ed abusi di minori sulla stampa locale e nazionale» il Comune ricorda a tutti i genitori che «sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori» e che chi abbandona una persona minore di 14 anni «soggiace a sanzioni di natura penale». E, dunque, sensibilizza i genitori a «non lasciare incustoditi i propri figli lungo le strade e le piazze del paese»; periferia compresa. Il tutto per «tutelare la sicurezza personale, la sicurezza pubblica e la quiete pubblica». E già che ci siamo da Giuliano invitano i genitori a «custodire continuamente i bambini e i ragazzi anche in tutto l’anno solare nelle strade e nelle piazze».
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