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Frosinone

Saf, tutti i numeri del bilancio

Il documento contabile chiude con un utile di 185.882 euro. C’è un aumento dei ricavi di 8 milioni. Risultati raggiunti grazie ad un incremento delle lavorazioni dei rifiuti di circa il 32%

Saf, tutti i numeri del bilancio

Da sinistra: Antonella Galante, Mauro Buschini e Fabio De Angelis FOTO MASSIMO SCACCIA

L’assemblea dei soci della Saf ha approvato all’unanimità dei presenti (nessun voto contrario, nessuna astensione) il bilancio di esercizio. La riunione si è svolta in seconda convocazione. Tra sindaci e delegati erano rappresentati 59 Comuni soci. Su 92. Vuol dire che gli assenti erano 33. Non pochi. Consiglio di amministrazione al completo: il presidente Fabio De Angelis e i membri Mauro Buschini e Antonella Galante.

I numeri di un documento contabile, che chiude con un utile di 185.882 euro. Il fatturato complessivo ammonta a 33.091.255 euro, evidenziando rispetto al precedente esercizio un aumento dei ricavi di 7.866.859 euro. Ha spiegato il presidente Fabio De Angelis: «Un risultato straordinario raggiunto grazie all’incremento delle lavorazioni dei rifiuti di circa il 32% in più rispetto all’anno precedente, passati da 83.301 tonnellate nell’anno 2023 a 109.886 tonnellate nell’anno 2024, ma anche grazie ad una riduzione dei costi di gestione. Si è adottata una politica di ottimizzazione delle risorse interne, sia del personale dipendente, sia nell’utilizzo delle rimanenze di materie di manutenzione, che ha generato una riduzione delle lavorazioni eseguite da terzi per 29% e una riduzione dell’acquisto di materiale di manutenzione del 55%». Risultati ottenuti riducendo anche il costo del personale dipendente, pari a 5.023.539 euro, con una diminuzione rispetto all’esercizio precedente di 162.891 euro. Inoltre, a partire dal secondo semestre 2024, c’è stata una riduzione del 58% dell’energia elettrica dovuta all’entrata in funzionamento dell’impianto fotovoltaico».

Fabio De Angelis ha rilevato: «L’aumento dei ricavi delle vendite nell’anno 2024 (è stato pari al 34% rispetto all’esercizio precedente) ed il contenimento dei costi hanno permesso di adottare un accantonamento al fondo rischi per vertenze legali pari a 828.935 euro, di coprire totalmente l’imputazione degli ammortamenti, sia dei beni materiali che immateriali, per 1.262.999 euro e le perdite degli esercizi precedenti, accantonati in bilancio nell’anno 2023». Fabio De Angelis ha quindi ringraziato l’assessore regionale Righini «per lo storico stanziamento concesso dalla Regione Lazio che mette in salvo le casse dei Comuni e allo stesso tempo la Società Ambiente Frosinone e la tenuta del ciclo dei rifiuti in Ciociaria, un provvedimento che risarcisce la provincia di Frosinone per il contributo dato al territorio di Roma e del Lazio negli ultimi anni».
Sostegno convinto all’iniziativa annunciata dall’assessore Giancarlo Righini da parte dei consiglieri regionali Daniele Maura e Alessia Savo, che parlano «di un passo concreto per sostenere i Comuni e tutelare i cittadini».

Daniele Maura si è molto interessato all’adozione del provvedimento. Afferma: «Lo stanziamento di 14 milioni di euro a fondo perduto da parte della Regione Lazio per coprire i conguagli sui rifiuti maturati dal 2007 rappresenta un segnale forte e concreto di attenzione verso i Comuni e i cittadini, che per anni hanno dovuto fare i conti con un sistema complesso e gravoso, una sorta di indennizzo per aver trattato per tanti anni i rifiuti provenienti da Roma. Grazie a questa iniziativa, resasi possibile anche per le risorse liberatesi dopo il giudizio di parifica arrivato proprio ieri della Corte dei Conti sul bilancio della Pisana, i Comuni non solo riceveranno risorse indispensabili per garantire equilibrio finanziario e continuità dei servizi, ma saranno anche sollevati dall’onere di dover restituire somme che avrebbero ulteriormente aggravato i bilanci locali. Un intervento che va nella direzione della giustizia amministrativa e della solidarietà istituzionale, e che conferma l’importanza di una politica regionale attenta alle esigenze reali dei territori».

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