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Frosinone

Trans va in ospedale per un'appendicite e lo sottopongono al test di gravidanza: si torna in aula

Brasiliano va al pronto soccorso per dolori addominali ma è dimesso. Poi a Bari viene operato d’urgenza. Il gip non accoglie l’archiviazione proposta dalla procura

pronto soccorso

Il pronto soccorso dell’ospedale Fabrizio Spaziani

Era andato in ospedale per una sospetta appendicite, ma era stato sottoposto a un test di gravidanza. È la storia denunciata da un transessuale brasiliano, poi operato all’ospedale di Bari, che ha proposto nuova opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento, aperto contro ignoti per il reato di lesioni colpose in ambito sanitario.
Il gip del tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante che, nei mesi scorsi, aveva imposto alla procura lo svolgimento di nuove indagini, ritenendo ammissibile l’opposizione della persona offesa e di non poter accogliere, allo stato, la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero, ha fissato al 12 dicembre l’udienza per la comparizione delle parti.

Il brasiliano, rappresentato dall’avvocato Nicolò Nono Dachille, ha denunciato i sanitari dell’ospedale Fabrizio Spaziani. L’uomo, di 35 anni, nella notte tra io 2 e il 3 dicembre del 2023, viene trasportato d’urgenza dal 118 al pronto soccorso per dolori addominali. È sottoposto a una Tac che rileva un problema inguinale. Nel frattempo le condizioni del paziente non migliorano. Anzi. Sente ancora dolori e, temendo qualcosa di grave, chiede di essere sottoposto ad altri accertamenti mirati. Tuttavia, viene dimesso con un referto che parla di dolore addominale aspecifico. Prima di dimetterlo, in ospedale - in base alla denuncia presentata dal brasiliano - una dottoressa lo sottopone a un test di gravidanza. Lui protesta, sostiene di non aver completato il processo di transizione di genere. Ma è tutto vano.

Dato che le sue condizioni di salute non migliorano nei giorni seguenti, decide di farsi vistare al policlinico di Bari dove lo operano d’urgenza per “un’appendicite acuta e un’importante infezione di origine necrotica”.
Da qui la scelta di rivolgersi all’avvocato Nicolò Nono Dachille e denunciare l’ospedale di Frosinone per l’omessa diagnosi, «aggravata da quello sfottò fatto per lo più da una donna», come aveva sottolineato il legale.
Già una prima volta la procura ha sollecitato al gip l’archiviazione secondo la perizia, che “assolve” la condotta dei medici frusinati. Il legale del brasiliano, dal canto suo, nella richiesta di opposizione all’archiviazione contestava che il paziente non è mai stato visitato dal perito. Il gip, dopo l’udienza per discutere della prima opposizione, ha ritenuto necessarie nuove indagini. Così ha restituito gli atti al pm disponendo l’integrazione della consulenza tecnica medico-legale con i punti segnalati dalla parte offesa e, in modo particolare, sottoponendo a visita il brasiliano.

Chiesta anche l’escussione di una dottoressa.
Completate le ulteriori indagini e sentita la stessa dottoressa, peraltro, il pm Vittorio Misiti ha nuovamente richiesto l’archiviazione sulla scorta del fatto che la diagnosi di appendicite acuta, allo stato, non fosse possibile alla luce dei dati clinici e strumentali. Inoltre, secondo la procura l’evoluzione della patologia nelle giornate successive non ha creato pericolo di vita né prolungato i giorni di malattia del brasiliano.

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