Spazio satira
Cassino
08.07.2025 - 10:00
Il marito la vessa e la minaccia, inseguendola con lo scooter anche fuori dal Commissariato di Cassino per non farle sporgere denuncia. Il nuovo compagno della donna arriva in suo soccorso e alla vista del coniuge perde le staffe e prima lo investe con l’auto, poi lo picchia. Per l’ex, il marito, scattano 15 giorni di prognosi e un braccialetto elettronico. Una scena da film.
A eseguire l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale nei confronti del coniuge, un quarantenne del Cassinate, è stata la polizia di Stato del Commissariato di Cassino. L’uomo è stato ritenuto responsabile dei delitti di maltrattamenti contro familiari e conviventi e di lesioni personali (fatti che risalirebbero a febbraio scorso). Non solo. L’attività di indagine ha permesso di ricostruire come la moglie sia stata vittima di «condotte reiterate consistenti in maltrattamenti, lesioni, percosse e minacce gravi da parte del marito» spiegano gli inquirenti. Vessazioni continue e non meno grave anche una prolungata violenza psicologica - secondo quanto riferito dalla donna - che l’avrebbero molto provata.
Fino all’ultimo recente episodio: a quel punto la donna, stanca delle condotte dell’ex marito, si sarebbe decisa a recarsi in Commissariato per denunciarlo. Il marito a quel punto l’avrebbe seguita con uno scooter, provando a impedirgli più volte di raggiungere la polizia, senza riuscirvi. Giunti all’ingresso degli uffici, entrambi venivano raggiunti da un altro uomo, l’attuale compagno della donna, che provava a bloccare l’ex marito: prima lo investiva con l’auto, facendolo cadere dallo scooter. Ne sarebbe nata una colluttazione tra sputi, pugni e minacce, terminata solo grazie all’intervento dei poliziotti.
L’ex marito violento è stato condotto in ospedale: ne avrà per 15 giorni. Per lui è scattata l’ordinanza che applica all’indagato la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare, con prescrizioni del divieto di avvicinamento alla parte offesa, ai luoghi frequentati dalla vittima, alla famiglia di origine e al luogo di dimora dell’attuale compagno della donna, con l’applicazione del dispositivo di controllo elettronico di controllo, il braccialetto elettronico. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari: l’indagato potrà far valere le proprie difese. Per il compagno della donna, invece, al momento nessuna conseguenza (si potrebbe procedere eventualmente solo su querela di parte).
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