Spazio satira
I numeri
14.06.2025 - 08:00
Un focus sui reati ambientali. È il monitoraggio realizzato dal ministero della Giustizia sulla base dei procedimenti penali relativi alle violazioni delle norme a tutela dell’ambiente. L’obiettivo è monitorare l’attività delle procure e dei tribunali, ma anche l’evoluzione degli ecoreati nel tempo, da quando sono stati introdotti nel codice penale. Gli ultimi dati, aggiornati al 28 maggio e riferiti al 2024, segnano un incremento dei casi affrontati dalla procura di Frosinone per il reato di combustione illecita di rifiuti, mentre si riscontra una diminuzione dell’inquinamento ambientale. Non risultano, come nel 2023, procedimenti per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
Venendo agli ultimi dati comunicati al ministero della Giustizia, per il caso di combustione illecita di rifiuti risultano tre procedimenti iscritti, di cui due contro persone note per un totale di tre indagati. Non esistono provvedimenti con richiesta di archiviazione, mentre in un’occasione è stata esercitata l’azione penale con una persona che risulta imputata. In totale, nel Lazio risultano 66 procedimenti iscritti contro noti e 96 contro ignoti, con 81 persone indagate. Sono 31 i procedimenti con richiesta di archiviazione e 34 le persone indagate in procedimenti con richiesta di archiviazione. Altri 78 procedimenti contro ignoti hanno avuto una richiesta di archiviazione. Infine, sono 43 i procedimenti per i quali è stata esercitata l’azione penale con 48 persone imputate. Di queste 18 sono a Latina, 9 a Velletri, 8 a Roma e 7 a Civitavecchia.
Rispetto al 2023 a Frosinone si passa da 0 a 2 procedimenti contro noti e da 0 a 3 indagati. Nel 2023 c’erano state anche due richieste di archiviazione. Mentre passano da 0 a 1 gli imputati e i procedimenti per i quali è stata esercitata l’azione penale.
Restando in provincia, l’altro tribunale, quello di Cassino, registra una diminuzione da 7 a 0 del numero dei procedimenti iscritti contro noti e degli indagati e da 2 a 0 dei procedimenti con richiesta di archiviazione. In caso da 1 a 0 anche gli imputati e i procedimenti con esercizio dell’azione penale.
Per l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata non ci sono variazioni né a Frosinone né a Cassino con zero procedimenti attivati. Eppure nel Lazio, nel 2024, i procedimenti iscritti contro noti sono stati 133 e contro ignoti 219. In 82 casi è stata esercitata l’azione penale (di cui 66 a Latina) e 99 sono gli imputati (79 solo a Latina).
Per il reato di inquinamento ambientale, a Frosinone, tra il 2023 e il 2024 i reati sono in diminuzione. Si passa 3 a 0 procedimenti iscritti contro noti, da 6 a 5 contro ignoti, con un calo degli indagati da 4 a 0. Giù anche i procedimenti con richiesta di archiviazione contro noti, da 3 a 0, e le persone indagate con richiesta di archiviazione, da 2 a 0. Crescono solo, da 0 a 2, le richieste di archiviazione contro ignoti. Resta a 0 l’esercizio dell’azione penale come pure il numero di indagati.
Numeri in discesa pure a cassino, da 5 a 0 gli indagati e da 5 a 0 anche i procedimenti, di cui 3 contro noti, da 2 a 0 le richieste di archiviazione e le persone indagate in procedimenti per i quali è stata richiesta l’archiviazione, da 3 a 0 i procedimenti con esercizio dell’azione penale come pure le persone imputate.
Nel Lazio gli indagati sono 42, di cui 23 a Civitavecchia e 14 a Roma, i procedimenti iscritti contro noti 13 e contro ignoti 14. In un solo caso, con due imputati, è stata esercitata l’azione penale. Per quanto riguarda i dati dei tribunali, nel 2023 a Frosinone si registravano 2 procedimenti con condanna e 1 procedimento con sentenza per altro. Tre le assoluzioni a Cassino dove lo scorso anno non c’erano procedimenti. Per il 2024, invece, i dati di Frosinone non risultano essere stati comunicati.
Recentemente, nel decimo anniversario della legge sugli ecoreati, Legambiente e Libera hanno tracciato un bilancio. Dal 2015 al 2024 in Italia sono stati accertati 6.979 reati ambientali, uno ogni 3 controlli effettuati da quando con la legge n. 68/2015 i delitti contro l’ambiente sono stati introdotti nel Codice penale. In questo arco di tempo sono 21.169 i controlli effettuati, 12.510 le persone denunciate e 556 quelle arrestate; mentre il valore economico dei sequestri ammonta a 1,155 miliardi di euro. Il 40,5% dei reati accertati si concentra nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria.
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