Spazio satira
Frosinone
06.05.2025 - 12:26
Il segretario della Cgil Lazio Natale Di Cola, la consigliera regionale del Pd Sara Battisti e l’on. Claudio Mancini FOTO MASSIMO SCACCIA
Un’iniziativa referendaria per un lavoro più tutelato, per maggiori stabilità e sicurezza e per il diritto alla cittadinanza, ma anche un appuntamento dal profondo valore politico. Questo il messaggio emerso nel corso dell’incontro sui referendum per i quali gli elettori saranno chiamati alle urne l’8 e il 9 giugno, che si è tenuto ieri alla villa comunale di Frosinone. Il dibattito è stato introdotto dalla consigliera regionale del Pd Sara Battisti e dal segretario della Cgil Frosinone e Latina Donato Gatti e ha visto la partecipazione del deputato del Partito democratico Claudio Mancini e del segretario generale della Cgil del Lazio Natale Di Cola.
«Chiediamo ai cittadini di partecipare al voto, di dare un segnale di scelta sulle politiche sul lavoro, ma anche un segnale più generale di partecipazione e di opposizione a questo governo – ha commentato Mancini – Quindi chiediamo cinque sì per il lavoro e per la cittadinanza, ma anche una forte partecipazione per dare una risposta a chi chiede di andare al mare e di non partecipare». Il deputato ha dunque sottolineato come il sostegno del Partito democratico ai referendum non muova soltanto da una condivisione nel merito dei contenuti, ma anche da un riconoscimento del suo valore politico: «Pensiamo che questi referendum oggi assumano un valore anche di misurazione del grado di opposizione e di dissenso rispetto al governo». L’invito di Mancini, quindi, è non soltanto a compiere una scelta sulle politiche di lavoro e cittadinanza, ma a usare il voto come elemento di partecipazione, di dichiarazione e di protesta.
A ribadire con forza il valore e l’urgenza della partecipazione anche Sara Battisti, che ha sottolineato come l’astensionismo rappresenti un allontanamento sempre più marcato dei cittadini dalla politica. «È fondamentale – ha aggiunto – avere strumenti che consentono di poter scegliere e decidere. Abbiamo organizzato insieme alla Cgil di Frosinone e alla Cgil del Lazio questo incontro pubblico per sensibilizzare le cittadine e i cittadini e per far conoscere loro i quesiti di un referendum di cui si sta parlando poco – ha spiegato – quando invece si tratta di temi molto importanti per combattere la precarietà, il lavoro povero e le disuguaglianze e che vanno a modificare delle normative che oggi impediscono ai lavoratori di poter ricorrere a strumenti di tutela in ambito di sicurezza e di continuità lavorativa. Sono quesiti che parlano di lavoro, di tutele, di sicurezza sul lavoro – ha insistito Battisti – Proprio in questi giorni, a ridosso del primo maggio, in questa provincia si sono verificati gli ennesimi infortuni sul lavoro e proprio in queste ore un lavoratore ha perso la vita a Paliano. Parliamo di una mattanza che ormai avviene tutti i giorni – ha aggiunto – Non possiamo voltarci dall’altra parte». Sul quinto quesito, che riguarda il diritto alla cittadinanza, Battisti ha sottolineato, infine, come spesso si faccia di questi temi argomento di scontro e di battaglia politica mentre «chi nasce o vive in questo Paese – ha concluso – ha tutto il diritto di avere gli stessi strumenti che ha ognuno di noi».
A chiudere il dibattito Natale di Cola, che, ricordando la scelta di non utilizzare il simbolo della Cgil su volantini e materiale informativo sui referendum, ha sottolineato che si tratta di una battaglia che non appartiene a una sigla sindacale ma a tutti i cittadini.
«L’8 e il 9 giugno possiamo cambiare il passo del Paese – ha detto – con cinque referendum che possono rendere il lavoro dignitoso, tutelato e sicuro e dare la cittadinanza a chi questo Paese contribuisce a mandarlo avanti. E chi ha dichiarato apertamente che la propria scelta è l’astensionismo, non fa campagna per il no, ma sceglie come strategia il non far votare. Quando iniziano ad attaccare lo strumento del referendum e non il contenuto – ha concluso – significa che abbiamo colto nel segno».
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