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Frosinone

Stadio del nuoto: ancora un mese. Proroga per l'analisi degli atti

Amaro sfogo sull’impiantistica sportiva del consigliere Angelo Pizzutelli: «Per la città si sta consumando l’ora più buia»

Stadio del nuoto: ancora un mese. Proroga per l'analisi degli atti

Lo stadio del nuoto di viale Olimpia al centro di una querelle amministrativa

Per capire come andrà finire la vicenda dello stadio del nuoto bisognerà attendere ancora un mese. Il Comune di Frosinone ha, infatti, annunciato la proroga di 30 giorni dei termini per la conclusione del procedimento di verifica di legittimità degli atti relativi alla concessione dell’impianto di viale Olimpia. La decisione, presa dal dirigente del settore lavori pubblici, architetto Giuseppe Viscogliosi, si è resa necessaria a causa della complessità della vicenda, che richiede ulteriori e approfondite valutazioni di carattere giuridico-amministrativo. Il procedimento, avviato il 29 gennaio 2025, ha l’obiettivo di verificare la correttezza degli atti che hanno portato all’individuazione dell’operatore economico concessionario dell’impianto natatorio, a seguito dell’emersione dell’incongruenza tra i documenti trasmessi dal Comune e quelli pubblicati dalla stazione appaltante della Provincia per la gara, tanto che l’amministrazione comunale si riserva la possibilità di adottare eventuale provvedimenti di autotutela qualora emergessero irregolarità.

Nel corso del procedimento già avviato, sono state acquisite le osservazioni da parte di diversi soggetti interessati, tra cui la Sua della Provincia, la Bellator Frusino, l’Imperium, la Gladiators Swim God e la Sportfly, che hanno partecipato alla gara. La proroga dei termini è stata decisa per consentire un’analisi più approfondita della documentazione e delle osservazioni presentate. Il responsabile del procedimento, l’architetto Viscogliosi, ha sottolineato la necessità di valutare attentamente tutti gli aspetti della vicenda al fine di garantire la massima trasparenza e correttezza.

Intanto sullo stato dell’impiantistica sportiva in città è intervenuto il consigliere del Pd, Angelo Pizzutelli: «È questa l’ora più buia dell’impiantistica sportiva a Frosinone. Il vero tallone d’Achille dell’attuale Amministrazione. Forse perfino più della mobilità e della viabilità urbana. Esiste un problema politico e amministrativo enorme sul versante degli impianti sportivi. Intanto veniamo dalle difficoltà della precedente gestione, conclusasi con le dimissioni dell’allora consigliere delegato allo sport e la risposta da parte dell’Amministrazione in carica doveva essere una sola e cioè quella di ripristinare “l’assessorato” allo sport, con una struttura operativa definita e con dei finanziamenti certi da poter utilizzare.

Questo avrebbe comportato l’essere più credibili ed autorevoli sui tavoli provinciali, regionali e nazionali. Spiace invece constatare come invece si sia fatto addirittura peggio di prima, ovvero spacchettando ulteriormente la delega consiliare assegnando quella dello “sport” in generale al consigliere Franco Carfagna ed attribuendo “l’impiantistica sportiva” all’assessore Angelo Retrosi. I risultati dello svuotamento della tematica sportiva da assessorato a delega residuale l’abbiamo purtroppo riscontrato anche nella recente vicenda dello Stadio del Nuoto. In tre anni il Comune non è stato in grado di intercettare un solo euro dei finanziamenti ministeriali».
«Ecco perché questa è l’ora più buia dell’impiantistica sportiva di Frosinone, con un futuro pieno di ombre per lo sport amatoriale e non solo del capoluogo» conclude Pizzutelli.

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