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Frosinone

Fischi e veleni sul Carnevale

Nel mirino sindaco e assessori. Rossella Testa dal palco manda tutti a quel paese. Poi si scusa, ma FutuRa chiede le dimissioni

Fischi e veleni sul Carnevale

Rossella Perde la "Testa"...

Questa ci mancava proprio. L’assessore, nello specifico quello al centro storico, cioè Rossella Testa, che perde la… testa e dal palco rivolge il gesto dell’ombrello ai cittadini festanti. Ma facciamo un passo indietro. È martedì grasso, ultimo giorno di Carnevale. Come la tradizione vuole il corteo della festa della radeca, partito dal rione Giardino nel primo pomeriggio, ritorna a casa per la degna conclusione, ovvero bruciare il fantoccio del generale Championnet e dichiarare chiuso il Carnevale. Come sempre da decenni. Ma, secondo il sindaco Riccardo Mastrangeli, non questa volta. Il primo cittadino infatti ha tentato invano di spiegare alla folla che, in virtù di un’ordinanza che vieta i fuochi all’aperto, quest’anno Championnet si sarebbe salvato da una fine ingrata. Apriti cielo. Fischi, insulti, parolacce di ogni tipo e una sequenza infinita di “buuu” da far paura. Mentre però il buon Mastrangeli ha mantenuto la sua calma da lord inglese, l’assessore Rossella Testa ha pensato che la risposta migliore potesse essere un bel “andate a quel paese” con il gesto dell’ombrello condito da un inequivocabile “a soreta tiè tiè” (che per i non ciociari significa semplicemente “a tua sorella, prendi, prendi”). Alla prossima figuraccia...

Carnevale tra polemiche e fischi

Il giorno dopo è quello delle polemiche. Com’era inevitabile. I fischi all’amministrazione comunale, al sindaco Mastrangeli e agli assessori hanno segnato la conclusione di quella che doveva essere una giornata di festa. Rovinata, in parte, dall’ordinanza che vieta di accendere fuochi all’aperto. Il sindaco ha provato a spiegare, inutilmente, che non si sarebbe potuto bruciare il fantoccio del generale Championnet (poi dato alle fiamme in viale Roma) scatenando un’ondata di fischi, mentre (leggi sopra) molto più prosaicamente l’assessore Rossella Testa ha risposto ai fischi mandando tutti a quel paese.

La malcapitata è finita, lei sì, sulla graticola. E ha provato a replicare agli attacchi che l’hanno sommersa. «L’organizzazione di un evento enorme come il Carnevale, che ha portato a Frosinone migliaia di visitatori – ha voluto precisare Rossella Testa – è stato sicuramente motivo di orgoglio, ma anche fonte di notevoli coinvolgimenti di carattere emotivo. Il gesto di stizza di ieri sera (martedì, ndr), quindi, non era inteso nei confronti di qualcuno in particolare e si è rivelato, sicuramente, un errato adattamento al clima tragicomico connesso al mancato falò del generale Championnet. Per una “pasionaria”, come sono normalmente riconosciuta, non è certo un problema chiedere scusa per l’eccesso di un istante, continuando, però, come sempre, a lavorare per il bene e per il sorriso dei nostri quartieri e della nostra ciociarità».

Polemica archiviata? Non proprio

A prendere posizione, sempre ieri, il gruppo FutuRa, vale a dire i consiglieri comunali Francesco Pallone, Giovambattista Martino e Teresa Petricca e gli ex assessori Alessandra Sardellitti, referente del gruppo, e Maria Rosaria Rotondi. «L’assessora al centro storico Rossella Testa sul palco del Carnevale, al Rione Giardino martedì sera, tenendo nella mano destra le chiavi di Frosinone si è rivolta ai cittadini facendo il cosiddetto “gesto dell’ombrello” – scrivono – manifestando il tal modo il suo disprezzo nei confronti degli abitanti della città. Un gesto così triviale è di per sé inammissibile, ma lo è ancor di più se a farlo è un rappresentante dell’amministrazione. Alle figure istituzionali, in ogni situazione, è richiesto il controllo di sé e dei propri impulsi. Non esercitarlo è sinonimo di ineducazione. Riteniamo tali comportamenti inaccettabili e chiediamo la rimozione dell’assessore Testa dall’incarico».

Parole dure. Alle quali ha fatto eco Maria Antonietta Mirabella, consigliere della lista Mastrangeli: «Penso che sia stato un episodio grave perché questo gesto proviene da una figura istituzionale come un assessore. Una figura istituzionale non deve cedere a queste dichiarazioni. Ho saputo che ha chiesto scusa pubblicamente ma era il minimo che potesse fare. Ho letto che l’Associazione Rione Giardino si è scusata dicendo che appunto loro sapevano che il generale non sarebbe stato bruciato ma purtroppo hanno dato una comunicazione non immediata. Quando mandano i reel su Facebook per pubblicizzare gli eventi e altre cose è immediata, e adesso?».

Dulcis in fundo l’interrogazione, durante il question time di ieri sera, di Giovanni Bortone che ha chiesto al sindaco se intendesse mettere in discussione l’assessorato di Rossella Testa. La timida difesa d’ufficio del sindaco Mastrangeli è apparsa francamente inutile. Evviva Carnevale!

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