Spazio satira
Frosinone
28.02.2025 - 10:00
Gli ambulanti chiedono un incontro con il Comune di Frosinone per fare il punto sulla gestione del commercio nelle aree pubbliche, con particolare riferimento al mercato settimanale e alle fiere tradizionali.
Il presidente dell’associazione “Ambulanti Oggi”, Antonio Morini, ha, infatti, indirizzato una lettera al sindaco Riccardo Mastrangeli e al presidente della commissione Attività produttive Corrado Renzi, affinché si apra una discussione a tutto tondo sulla questione, a partire dal numero di banchi del mercato settimanale.
«Ridurre drasticamente a 130 banchi un mercato che era di 277, rappresenta, tra l’altro, una perdita economica per il Comune – ha sottolineato Morini – Parliamo di una media di 500 euro a banco. Togliendone 140 si tratta di circa 70.000 euro l’anno». A tal proposito, dunque, il presidente di “Ambulanti Oggi” fa riferimento alla mancanza, da ben otto anni, di un bando per i posti liberi: «Considerando queste cifre – ha rimarcato – se otto anni fa fosse stato fatto un bando, il Comune avrebbe incassato 560.000 mila euro. Opportunità che invece ha perso».
Altra questione, quantomeno spinosa, la revoca di alcune licenze, sulle cui modalità l’associazione degli ambulanti ha sollevato alcuni dubbi. Alcuni ambulanti, infatti, si sarebbero visti revocare la licenza a causa di un ritardo nei pagamenti per l’occupazione del suolo pubblico, ma tale azione, sottolinea Morini, sarebbe in contrasto con la legge regionale numero 22 del 2019.
«La legge regionale, che è sovrana per quanto riguarda il settore commercio, anche rispetto ai regolamenti comunali – ha spiegato Morini – consente la revoca per la perdita dei requisiti morali o per il superamento delle assenze ingiustificate, i cui limite è fissato a un terzo dell’anno. Il Comune invece – ha aggiunto – sta revocando le licenze a chi è in ritardo con i pagamenti, nonostante sia stata avviata una rateizzazione. E ciò appare come un’interpretazione arbitraria del regolamento comunale e della legge regionale». Un caso specifico di revoca è invece legato al superamento delle assenze, rispetto al quale, secondo Morini, non tornano i conti. Letteralmente. Il commerciante in questione avrebbe accumulato 17 assenze. Oltre le quattro settimane su dodici consentite, secondo gli uffici comunali, entro il limite, che dovrebbe essere proprio 17, secondo l’associazione degli ambulanti.
Altro nodo da sciogliere quello dell’assegnazione dei posti per gli eventi fieristici. «Per le fiere di Santa Rita e Santa Fausta – ha sottolineato Morini – è stato stabilito il numero di banchi disponibili perché, anni fa, è stato fatto un bando. Quindi si conosce il numero stalli assegnabili sia ai titolari sia agli spuntisti (coloro che partecipano in base alla disponibilità giornaliera, ndr). Nel caso del mercato di San Silverio e Ormisda, invece – ha aggiunto – ogni anno gli operatori devono presentare nuovamente domanda e il Comune decide quanti permessi rilasciare. Una situazione questa, che crea incertezza».
Un punto di incontro si è trovato invece sul trasferimento del mercato settimanale a Selva Piana: «Siamo favorevoli al trasferimento – ha detto il presidente dell’associazione – ma evitando il transito delle auto fra i banchi. Bisogna quindi lasciare libere le corsie esterne, per consentire alle auto dei residenti di uscire – ha concluso – senza passare in mezzo al mercato, e quindi creare una corsia esterna per il passaggio delle auto».
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