Spazio satira
Alatri
29.01.2025 - 20:25
L’attimo prima dello schianto ripreso dal telefonino del quarantunenne
Schianto in diretta social a settembre del 2023 a Tecchiena, mano pesante dalla Procura della Repubblica di Frosinone, nei confronti di Abdelhafid El Idriss, quarantunenne, di origine marocchina, residente da anni ad Alatri con la famiglia. L’uomo, che sui social si fa chiamare Ivan Marocco, è finito a processo. Dovrà comparire avanti ai giudici del tribunale di Frosinone il prossimo 19 maggio. L’imputato è difeso dall’avvocato Giampiero Vellucci. Il 10 settembre 2023, il quarantunenne, con la sua auto, un’Audi A4, è finito contro una Nissan Qashqai condotta da una donna di Supino e con a bordo i due figli minorenni, di 9 e 14 anni.
Una corsa a quasi 150 km/h in località Castello. Nel corso degli accertamenti è stato accertato che l’uomo non ha rispettato il limite di 50 km/h, ma lo ha praticamente triplicato. Gli viene contestata anche l’aggravante di aver viaggiato contromano, avendo letteralmente invaso la corsia opposta nel tentativo di riprendere questa corsa all’impazzata con il suo telefonino. Essendo collegato con il canale You Tube ha consentito, in diretta, di far vedere agli amici quello che lui stava facendo e, quindi, anche l’impatto è stato immortalato nel momento in cui stava trasmettendo il tutto sui social. Altra aggravante la guida in stato di ebbrezza alcolica.
Abdelhafid El Idriss è finito sotto accusa anche per lesioni personali gravissime che hanno portato mamma e due figli a stare molti giorni in ospedale, in particolare la più piccola di 9 anni, per la quale era stato necessario il trasferimento con un’eliambulanza all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma. Anche Abdelhafid El Idriss è stato ricoverato per giorni, prima allo “Spaziani” di Frosinone e, successivamente, al “Fatebenefratelli” di Roma per alcune complicazioni respiratorie.
Il video
Il video era diventato subito virale. Nel filmato si vede l’auto, un’Audi, procedere a grande velocità, superare di slancio un furgone, poi una macchina, infine andare dritta a una curva e impattare con la Nissan Qashqai che arrivava sull’altra corsia.
L’esplosione dell’airbag interrompe le immagini. Ma il telefono continua a registrare, per 12 minuti. Nel video finito in rete si sente la donna gridare al figlio maggiore “Chiama papà, chiama papà!”, e poi alla bimba: “Sono la mamma, svegliati”. Subito dopo l’accaduto, anche i riflettori della cronaca nazionale si sono riaccesi nuovamente sulla città. Il 19 maggio, dunque, il via al processo a carico del quarantunenne.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione