Spazio satira
Frosinone
14.04.2024 - 16:00
Una struttura tanto attesa ma che ancora oggi non riesce a prendere piede. La comunità musulmana di Frosinone aspetta tuttora la realizzazione di una moschea. L’argomento è tornato di attualità in uno dei festeggiamenti di fine ramadan, durante l’iniziativa, organizzata dalla comunità di Sant’Egidio, che si è svolta giovedì nei locali della mensa diocesana di viale Mazzini. Una speranza, dunque, rilanciata dalla comunità rappresentata, per quell’occasione, da Selmi Chokri, e che attualmente si riunisce in un piccolo locale adibito alla funzione di moschea di via Mària. Un luogo non adatto quindi a contenere la numerosa comunità islamica della provincia.
Il progetto, che prevede la realizzazione di un nuovo centro di culto, è condiviso anche dal vescovo Ambrogio Spreafico, presente all’iniziativa, il quale ha rimarcato l’importanza di avere un luogo di preghiera degno di una comunità di fede. A ribadire quindi l’unione tra le due culture.
Un percorso in salita
La moschea dovrebbe sorgere in zona Selva Polledrara, in un’area tra il tribunale, l’ospedale e il parcheggio pubblico. Un centro che sarà non solo un luogo di culto, ma anche un punto di aggregazione e di socializzazione, nonché il fulcro di iniziative di carattere culturale e sociale. In questi anni poco è stato fatto per dare seguito al progetto.
L’intesa tra l’associazione Ettuba e il Comune era stata raggiunta ormai due anni fa il 12 giugno 2022. Una permuta in modo da consentire di realizzare l’opera non più in viale America Latina, ma appunto tra il tribunale e l’Asl. Originariamente, infatti, la moschea doveva sorgere in viale America Latina. Ma quel terreno non possedeva i requisiti tali da poter assicurare il rispetto degli standard urbanistici e di sicurezza, sotto il profilo degli accessi e delle uscite, oltre che della circolazione stradale.
La nuova area ha ricevuto il parere favorevole della comunità islamica. Ma resta ancora in attesa di un’autorizzazione che dovrebbe arrivare dalla Regione Lazio.
Nel frattempo il dibattito si è riacceso anche a livello nazionale con la destra che ha riavvato l’iter della legge anti moschee. La proposta era già stata presentata un anno fa in Parlamento dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti. Oggi è stata riscritta, togliendo ogni riferimento alle religioni, diventando esclusivamente un testo con lo scopo di impedire l’utilizzo di una serie di locali che fungono da moschee (come del resto avviene con il locale di via Mària).
La proposta ha ricevuto qualche giorno fa il primo via libera dalla commissione ambiente della Camera. E qualora dovesse completare l’iter legislativo andrebbe a rendere illegali la maggior parte dei luoghi di culto, compreso quello di Frosinone. Il progetto della moschea però potrebbe rappresentare una soluzione. Ma resta ancora fermo.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione