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Frosinone

False fatture sulle auto di lusso. Gli indagati dal giudice

I quattro nel mirino di guardia di finanza e polizia stradale si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Hanno presentato delle memorie e dei documenti per contestare le accuse

False fatture sulle auto di lusso. Gli indagati dal giudice

Si sono svolti gli interrogatori di garanzia delle quattro persone coinvolte in un’inchiesta condotta da guardia di finanza e polizia stradale di Frosinone

Frode fiscale con il noleggio di auto di lusso, gli indagati non rispondono al giudice ma forniscono una serie di elementi per contrastare le accuse. Si sono svolti davanti al gip del tribunale di Frosinone Ida Logoluso gli interrogatori di garanzia delle quattro persone coinvolte nell’indagine condotta da guardia di finanza e polizia stradale.

Le misure eseguite da Fiamme gialle e agenti sono state quattro: un indagato, di Frosinone, è finito in carcere, un secondo, di Veroli, agli arresti domiciliari, quindi c’è stato un obbligo di dimora a Ferentino, mentre per una donna, così come per gli altri tre è stata disposta la misura interdittiva del divieto di esercizio dell’attività d’impresa. Tutti e quattro, difesi dagli avvocati Marco Maietta e Angelo Testa, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Alcuni di loro hanno reso delle spontanee dichiarazioni per contestare soprattutto i reati di appropriazione indebita e false fatture. Presentate memorie scritte, fatture delle operazioni contestate e contratti. La difesa ha poi evidenziato quelli che ritiene degli errori nella valutazione delle fatture. Al termine, gli avvocati hanno presentato delle istanze per la sostituzione o la revoca delle misure adottate sulle quali il gip si pronuncerà nei prossimi giorni.

La procura contesta contesta i reati di associazione per delinquere, trasferimento fraudolento di valori, frode fiscale, truffa, intestazione fittizia di beni, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. Gli accertamenti si sono concentrati su una struttura organizzativa, con base nell’area industriale frusinate e con ramificazione nelle province di Napoli e Salerno che, attraverso l’utilizzo di prestanome compiacenti, avvalendosi di una società di capitali di Frosinone, attiva nel noleggio di vetture di lusso, dopo aver acquisito, tramite contratti di leasing, una serie di veicoli li esportava all’estero con dei passaggi di proprietà fittizi.

In base a quanto contestato dalla questura e dal comando provinciale della guardia di finanza, le vetture, per un periodo venivano utilizzate, con regolare pagamento dei canoni del leasing per giustificare il volume d’affari, dopo di che venivano cedute all’estero. Tra i veicoli commercializzati ci sono Audi R8 e A6, Bmw M5, Range Rover, 500 Abarth e anche una moto Ducati. Emesso pure un decreto di sequestro preventivo di otto autovetture di lusso e della Ducati per circa due milioni di euro. Tramite l’Interpol sono state rintracciate e sequestrate tre Bmw in Marocco e una Fiat 500 Abarth, in Germania. Eseguito un sequestro di beni a uno degli indagati.

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