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Frosinone

Il saluto delle due Diocesi

Domenica prossima la celebrazione nell’abbazia di Casamari di monsignore Ambrogio Spreafico. Il 7 settembre a Frosinone l’accoglienza all’arcivescovo Santo Marcianò

Il saluto delle due Diocesi

Le diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, si preparano a salutare il vescovo monsignore Ambrogio Spreafico e l’arcivescovo Santo Marcianò. Papa Leone XIV ha nominato Santo Marcianò vescovo delle diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri, unite “in persona episcopi”. Monsignore Marcianò, già ordinario militare per l’Italia e arcivescovo di Rossano-Cariati, succede al vescovo Ambrogio Spreafico.

Domenica prossima, 31 agosto, il saluto al vescovo Spreafico nell’abbazia di Casamari. Celebrazione eucaristica alle ore 19. Il prossimo 7 settembre l’inizio del ministero pastorale dell’arcivescovo nella diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino. Alle ore 17 l’accoglienza a Palazzo Munari, seguirà la celebrazione della messa e la presa di possesso della diocesi nella cattedrale di Santa Maria Assunta a Frosinone. Saranno allestiti maxischermi in piazza Santa Maria e nel piazzale Vittorio Veneto. Data la capienza limitata, l’ingresso in cattedrale sarà su invito. Sarà possibile seguire la diretta anche su Teleuniverso. Diretta streaming www.teleuniverso.it e canali social della diocesi. L’arcivescovo sarà accolto poi il 14 settembre a Ferentino, alle ore 17, nella concattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, mentre a Veroli il 5 ottobre, alle ore 11, nella concattedrale di sant’Andrea Apostolo.
Nella diocesi di Anagni-Alatri, l’arcivescovo inizierà il ministero pastorale domenica 21 settembre. L’ accoglienza ad Anagni, in piazza Cavour alle 16.30 con il saluto delle autorità civili e militari nella Sala della Ragione. Seguiranno la processione verso la cattedrale e la celebrazione eucaristica. Al termine un momento conviviale nella Sala della Ragione. Domenica 28 settembre l’arcivescovo visiterà, invece, la concattedrale San Paolo Apostolo ad Alatri.

«Grazie, perché insieme abbiamo davvero realizzato cose belle, degne di una vera comunità di intenti che si preoccupa di mettere a frutto le proprie competenze e talenti - ha detto monsignore Spreafico nel suo saluto lo scorso primo luglio all’auditorium diocesano - La Parola di Dio ci aiuti a immaginare la pace, ci dia speranza, forza di amore, perché ognuno di noi non si chiuda in se stesso impaurito o rassegnato, ma forte dello Spirito di Dio, sia sempre custode del fratello, amico di tutti, soprattutto dei poveri. Le nostre comunità siano case dove accogliere, curare, amare. Siamo sempre dalle porte aperte a tutti. Il mondo ha bisogno di Dio e noi ne siamo testimoni».

Durante l’evento all’auditorium diocesano è stato letto anche il messaggio dell’arcivescovo Marcianò, il quale ha sottolineato che «la mia vita è per voi, per tutti. E spero che ogni vita, che è unica, sia sempre più promossa, anche con l’aiuto del mondo delle Istituzioni, della Cultura, della comunicazione, dell’arte: saluto con tanta stima voi che, con l’amore del cuore di Cristo, siete chiamati a servire la città dell’uomo, a scrutare la storia, a comunicare la verità, a indicare la bellezza; camminiamo insieme per rendere migliore la terra e scrivere pagine di pace e comunione. Perché la comunione, dono del Cuore di Gesù, è essenza della Chiesa: è sorgente di sinodalità, unità, servizio. È dono che desidero fortemente condividere con voi, accogliendo anche il desiderio di Leone XIV, il quale l’ha invocata fin dal primo giorno. Per tante ragioni la nostra terra è legata ai Papi, non ultimo perché ha dato i natali a Leone XIII; ringraziando infinitamente Dio, ringrazio commosso il Papa per la fiducia con cui mi ha voluto pastore di questa Chiesa, che già amo con tutto me stesso. E ringrazio di cuore sua eccellenza monsignor Ambrogio Spreafico che questa Chiesa ha accompagnato con dedizione, preparazione, amore, aiutandola a crescere nell’unità».

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