Frosinone
29.08.2025 - 11:00
Le diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, si preparano a salutare il vescovo monsignore Ambrogio Spreafico e l’arcivescovo Santo Marcianò. Papa Leone XIV ha nominato Santo Marcianò vescovo delle diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri, unite “in persona episcopi”. Monsignore Marcianò, già ordinario militare per l’Italia e arcivescovo di Rossano-Cariati, succede al vescovo Ambrogio Spreafico.
Domenica prossima, 31 agosto, il saluto al vescovo Spreafico nell’abbazia di Casamari. Celebrazione eucaristica alle ore 19. Il prossimo 7 settembre l’inizio del ministero pastorale dell’arcivescovo nella diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino. Alle ore 17 l’accoglienza a Palazzo Munari, seguirà la celebrazione della messa e la presa di possesso della diocesi nella cattedrale di Santa Maria Assunta a Frosinone. Saranno allestiti maxischermi in piazza Santa Maria e nel piazzale Vittorio Veneto. Data la capienza limitata, l’ingresso in cattedrale sarà su invito. Sarà possibile seguire la diretta anche su Teleuniverso. Diretta streaming www.teleuniverso.it e canali social della diocesi. L’arcivescovo sarà accolto poi il 14 settembre a Ferentino, alle ore 17, nella concattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, mentre a Veroli il 5 ottobre, alle ore 11, nella concattedrale di sant’Andrea Apostolo.
«Grazie, perché insieme abbiamo davvero realizzato cose belle, degne di una vera comunità di intenti che si preoccupa di mettere a frutto le proprie competenze e talenti - ha detto monsignore Spreafico nel suo saluto lo scorso primo luglio all’auditorium diocesano - La Parola di Dio ci aiuti a immaginare la pace, ci dia speranza, forza di amore, perché ognuno di noi non si chiuda in se stesso impaurito o rassegnato, ma forte dello Spirito di Dio, sia sempre custode del fratello, amico di tutti, soprattutto dei poveri. Le nostre comunità siano case dove accogliere, curare, amare. Siamo sempre dalle porte aperte a tutti. Il mondo ha bisogno di Dio e noi ne siamo testimoni».
Durante l’evento all’auditorium diocesano è stato letto anche il messaggio dell’arcivescovo Marcianò, il quale ha sottolineato che «la mia vita è per voi, per tutti. E spero che ogni vita, che è unica, sia sempre più promossa, anche con l’aiuto del mondo delle Istituzioni, della Cultura, della comunicazione, dell’arte: saluto con tanta stima voi che, con l’amore del cuore di Cristo, siete chiamati a servire la città dell’uomo, a scrutare la storia, a comunicare la verità, a indicare la bellezza; camminiamo insieme per rendere migliore la terra e scrivere pagine di pace e comunione. Perché la comunione, dono del Cuore di Gesù, è essenza della Chiesa: è sorgente di sinodalità, unità, servizio. È dono che desidero fortemente condividere con voi, accogliendo anche il desiderio di Leone XIV, il quale l’ha invocata fin dal primo giorno. Per tante ragioni la nostra terra è legata ai Papi, non ultimo perché ha dato i natali a Leone XIII; ringraziando infinitamente Dio, ringrazio commosso il Papa per la fiducia con cui mi ha voluto pastore di questa Chiesa, che già amo con tutto me stesso. E ringrazio di cuore sua eccellenza monsignor Ambrogio Spreafico che questa Chiesa ha accompagnato con dedizione, preparazione, amore, aiutandola a crescere nell’unità».
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