Frosinone
20.08.2025 - 12:00
Monsignore Santo Marcianò
Papa Leone XIV ha nominato Santo Marcianò vescovo delle diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri, unite “in persona episcopi”. Monsignore Marcianò, già ordinario militare per l’Italia e arcivescovo di Rossano-Cariati, succede al vescovo Ambrogio Spreafico. Il prossimo 7 settembre l’inizio del ministero pastorale dell’arcivescovo nella diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino. Alle ore 17 l’accoglienza a Palazzo Munari, seguirà la celebrazione della messa e la presa di possesso della diocesi nella cattedrale di Santa Maria Assunta a Frosinone. Saranno allestiti maxischermi in piazza Santa Maria e nel piazzale Vittorio Veneto. Data la capienza limitata, l’ingresso in cattedrale sarà su invito. Sarà possibile seguire la diretta anche su Teleuniverso. Diretta streaming www.teleuniverso.it e canali social della diocesi. L’arcivescovo sarà accolto poi il 14 settembre a Ferentino, alle ore 17, nella concattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, mentre a Veroli il 5 ottobre, alle ore 11, nella concattedrale di sant’Andrea Apostolo.
«Carissimi fratelli e sorelle, è bello magnificare Dio ed esultare in Lui: come Maria, come Giovanni il Battista nella cui festa ho accolto la volontà del Signore che, attraverso Papa Leone, mi invia a voi come pastore - inizia con queste parole la lettera inviata dal vescovo Marcianò - Nel grembo di Elisabetta, Giovanni non vede ancora Gesù però lo riconosce: ecco la gioia. Anch’io, nella gioia, riconosco il Signore che mi chiama a seguirlo, con voi e per voi, e attendo di vederlo in voi, nelle vostre storie, nella storia della nostra terra ricca di bellezza, cultura, tradizioni, arte impregnata della fede dei padri, della preghiera che abita in particolare i monasteri, della terra che ha bisogno di speranza, per estirpare mali che minano il creato e la pacifica convivenza, guarendo i cuori con la tenera forza dell’amore del cuore di Cristo». L’arcivescovo Marcianò ha sottolineato nel suo messaggio che «la mia vita è per voi, per tutti. E spero che ogni vita, che è unica, sia sempre più promossa, anche con l’aiuto del mondo delle Istituzioni, della Cultura, della comunicazione, dell’arte: saluto con tanta stima voi che, con l’amore del cuore di Cristo, siete chiamati a servire la città dell’uomo, a scrutare la storia, a comunicare la verità, a indicare la bellezza; camminiamo insieme per rendere migliore la terra e scrivere pagine di pace e comunione. Perché la comunione, dono del Cuore di Gesù, è essenza della Chiesa: è sorgente di sinodalità, unità, servizio. È dono che desidero fortemente condividere con voi, accogliendo anche il desiderio di Leone XIV, il quale l’ha invocata fin dal primo giorno. Per tante ragioni la nostra terra è legata ai Papi, non ultimo perché ha dato i natali a Leone XIII; ringraziando infinitamente Dio, ringrazio commosso il Papa per la fiducia con cui mi ha voluto pastore di questa Chiesa, che già amo con tutto me stesso. E ringrazio di cuore sua eccellenza monsignor Ambrogio Spreafico che questa Chiesa ha accompagnato con dedizione, preparazione, amore, aiutandola a crescere nell’unità. Mentre attendo con gioia di incontrarvi, per intercessione loro e della Vergine Maria, chiedo al Signore di benedire ciascuno di voi e il cammino che inizieremo, con Lui e incontro a Lui, nostra speranza e nostra pace».
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