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I dati

A Frosinone residenti a picco

Nel capoluogo dal top del 2002 a oggi persi 5.600 residenti per un meno 11,5%, mentre Latina cresce del 18%. Anche la Ciociaria scende: -6,7% in 14 anni

Via Aldo Moro

Un lento, ma inesorabile, declino demografico. È quello che colpisce la provincia e il comune capoluogo. A certificarlo l’Istat con i nuovi dati sulla popolazione. Dal 2002, anno record con 48.727 abitanti, Frosinone, a gennaio 2025, è scesa a 43.099. In 23 anni persi oltre 5.600 residenti per un meno 11,55%. La Ciociaria, invece, dal picco di 495.815 abitanti nel 2011 è ora scesa a 462.363 con una perdita netta di 33.452 unità (come se si fosse persa una città come Cassino, che attualmente è a 34.925) e un meno 6,74%. Per un avere un termine di paragone, nello stesso periodo, ovvero dal 2011, la provincia di Latina è passata da 546.421 a 566.671 residenti guadagnando oltre 20.000 per un più 3,70%, mentre Latina città, dal 2002, è cresciuta da 108.234 residenti a 127.732 per un incremento in valore assoluto di 19.498 unità e in termini percentuali del 18,01%.

Frosinone, dunque, non solo è lontana dall’obiettivo dei 50.000 residenti ma rischia di scendere sotto quota 43.000. Dal 2019 a oggi la discesa è stata continua da 45.073 residenti a 44.831 del 2020 a 44.491 del 2021, poi sotto quota 44.000 con 43.830 nel 2022, 43.585 l’anno successivo e 43.305 nel 2024. Negli ultimi dodici mesi si registra un ulteriore meno 0,47% mentre in sei anni si è scesi del 4,37%. Nello stesso periodo, la Ciociaria è scesa da 480.968 abitanti a 462.363 passando per 477.502, 477.559, 470.689, quindi 467.866 e 464.789. In dodici mesi è meno 0,52% e in sei anni meno 3,86%.

Un dato che rende bene l’idea di come sia calata la popolazione è quello dei bambini che non hanno ancora compiuto un anno di età: in provincia, nel 1993, il picco massimo, erano 5.224 ora sono quasi dimezzati a 2.710 (-48,12%). Nel 2022 erano 3.947 e nel 2019 3.294. Nella città di Frosinone erano 490 nel 1995, il top, e ora sono 261, per un meno 46,73%. Nel 2002 erano 394 e nel 2019 298. Dal 2002 a oggi, invece, i centenari sono cresciuti da 35 a 206 in provincia e da 1 a 23 nel 2025. Ciò a dimostrazione dell’innalzamento dell’età media dei residenti.

In provincia di Frosinone, infatti, nel 2002 l’età media era di 41,2 anni, la seconda più bassa del Lazio dopo quella di Latina, già nel 2005 era salita a 42,1, poi a 43,1 nel 2009, quindi a 44,1 nel 2013, a 45,1 nel 2017, a 46 nel 2020, a 47,1 nel 2014 e a 47,4 (stima) per il 2025. La media del Lazio è di 46,7 con Latina a 46,1, Roma a 46,6, Viterno a 48 e Rieti a 48,6.
In Ciociaria, nel 2002 il 14,7% della popolazione era under 15, il 66,9% tra i 15 e i 64 anni e il 18,5% oltre i 64 anni. Nel 2024 si registra, invece, la riduzione all’11,8% della popolazione giovanile e al 62,7% della quota 15-64 anni, con crescita al 25,4% della popolazione over 65. La stima per il 2025 è simile al 2024 con 11,6% (11,9% la media regionale), 62,5% (64,2%) e 25,9% (23,8%).

Nel 2002 la speranza di vita alla nascita era di 79,9 per gli uomini, di 84,3 per le donne con una media di 82, mentre a 65 anni era di 18,4 per i maschi e di 21,7 per le femmine con una media di 20,1. Nel 2024 il dato (stimato) era di 80,7 per gli uomini e di 84,9 per le donne con una media di 82,8 alla nascita, e di 19,4 e 22,1 per a 65 anni con una media di 20,8. L’età media al parto era di 30,3 nel 2002 e di 32,2 nel 2024, mentre il numero dei figli per donna era 1,14 nel 2002, salito a 1,32 nel 2010 e nel 2012, 1,33 nel 2016 e poi risceso a 1,10 (stima) nel 2024. Il tasso di crescita è stato positivo dal 2002 con 0,2 al 2010 con 0,3 con un picco di 6,9 nel 2007 per passare negativo con un minimo di -10,4 nel 2020 e a -6,5 nel 2023. La crescita naturale era di -1,3 nel 2002, di -6,8 nel 2021 e di -5,9 (stima) nel 2024. Anche il saldo migratorio arranca: 5,4 nel 2003, poi 8,2 nel 2007, -4,8 nel 2020, mentre oggi è a 0,7. Il saldo migratorio con l’estero è arrivato a 2,1 ma è stato anche a 8,6 nel 2007. Il quoziente di nuzialità (per mille) è sceso da 4,9 del 2002 a 2,5. Quello di mortalità (per mille) passa da 9,7 a 11,7. Il quoziente di natalità (per mille) cala da 8,9 del 2010, il top, a 5,8 del 2024.

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