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La vicenda

Maxi truffa telefonica da 70.000 euro

Vittima del raggiro un giovane agente di commercio residente nel capoluogo ciociaro. A processo, accusati anche di appropriazione indebita, sono finiti due campani e uno straniero

telefono social smartphone pixabay

Quello che pensava fosse un vero messaggio inviato per “salvare” i risparmi di una vita e la successiva telefonata “rassicurante” si sono rivelati, invece, un raggiro studiato ad arte, nei minimi dettagli. Vittima di una truffa, con conti correnti bancari, un agente di commercio di Frosinone, di 29 anni. A processo, con l’accusa di truffa e appropriazione indebita sono finiti tre uomini (dai 30 ai 40 anni, due campani e uno straniero residente anche lui a Napoli. Nell’udienza di venerdì nel tribunale di Frosinone, il giovane si è costituito parte civile tramite il suo avvocato Nicola Ottaviani.

I fatti contestati risalgono a due anni fa, quando il frusinate riceve un sms sul suo numero telefonico con cui viene invitato a prendere contatti con un call center della banca, in quanto, gli viene segnalato, che il suo conto è stato hackerato. Contatta il numero indicato e l’interlocutore lo rassicura sostenendo che si sta facendo il possibile per bloccare l’accesso abusivo sul conto. Numero di conto che, quelli che poi si sono rivelati truffatori, conoscevano, come pure il numero telefonico. Per rafforzare ancora di più la sicurezza nella vittima prescelta, viene suggerito anche di presentare immediatamente denuncia alle forze dell’ordine. Addirittura, l’interlocutore, dice al ventinovenne di non chiudere la telefonata e di recarsi subito a sporgere querela contro ignoti.

Il frusinate, seguendo le indicazioni della persona che riteneva fosse davvero un operatore della banca, va a presentare denuncia. L’interlocutore chiede al ventinovenne di poter parlare anche con l’appartenente alle forze dell’ordine, un modo per dimostrare ancor di più la buona fede dell’operazione. L’appartenente alle forze dell’ordine, non sapendo ancora che dietro ci fosse un piano ben studiato, viene invitato dall’interlocutore (che pensava fosse un operatore della banca) a raccogliere la denuncia. Ma la telefonata non si interrompe ancora. L’interlocutore chiede di parlare di nuovo con il ciociaro al quale indica di effettuare subito un bonifico internazionale su un altro conto, per trasferire i soldi, ben 70.000 euro. Scoperto il raggiro, sono state avviate le indagini che hanno portato a identificare i tre truffatori.

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