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Frosinone

Stadio del nuoto. Ancora fuori tempo massimo

È scaduta la proroga decisa dal dirigente Viscogliosi per verificare gli atti. La relazione finale sulla gara di affidamento doveva essere pronta già nella scorsa settimana

stadio del nuoto

La piscina interna dello stadio del nuoto di Frosinone

Non sono bastati neanche trenta giorni di proroga per chiudere la verifica della legittimità degli atti della procedura di affidamento temporaneo dello stadio del nuoto. Venerdì 4 sono scaduti i termini entro i quali il dirigente del settore lavori pubblici e patrimonio, architetto Giuseppe Viscogliosi, avrebbe dovuto chiudere l’istruttoria; termini che erano perentori, considerato che nell’atto era stato scritto che «il procedimento dovrà concludersi entro 30 giorni a decorrere dalla data di riapertura dei termini», che erano ripartiti dall’adozione del documento di proroga avvenuta il 5 marzo scorso.

La decisione, presa dal dirigente del settore lavori pubblici, di dilazionare la scadenza si era resa necessaria a causa della complessità della vicenda, che richiedeva ulteriori e approfondite valutazioni di carattere giuridico-amministrativo. Il procedimento, avviato il 29 gennaio 2025, aveva l’obiettivo di verificare la correttezza degli atti che hanno portato all’individuazione dell’operatore economico concessionario dell’impianto natatorio, a seguito dell’emersione dell’incongruenza tra i documenti trasmessi dal Comune e quelli pubblicati dalla stazione appaltante della Provincia per la gara, tanto che l’amministrazione comunale si era riservata e si riserva ancora la possibilità di adottare eventuali provvedimenti di autotutela qualora emergessero irregolarità.

Nel corso del procedimento già avviato, sono state acquisite le osservazioni da parte di diversi soggetti interessati, tra cui la Sua della Provincia, la Bellator Frusino, l’Imperium, la Gladiators Swim God e la Sportfly, che hanno partecipato alla gara. La proroga dei termini è stata decisa per consentire un’analisi più approfondita della documentazione e delle osservazioni presentate. Il responsabile del procedimento, l’architetto Viscogliosi, ha sottolineato la necessità di valutare attentamente tutti gli aspetti della vicenda al fine di garantire la massima trasparenza e correttezza. Tutta la questione verte sostanzialmente sull’individuazione del soggetto obbligato ad occuparsi non soltanto della manutenzione ordinaria, ma anche di quella straordinaria. Negli atti, trasmessi dal Comune di Frosinone alla stazione appaltante della Provincia, le competenze sono separate: la manutenzione ordinaria a carico del concessionario dell’impianto, mentre quella straordinaria a carico del proprietario dell’impianto, ovvero il Comune di Frosinone, anche se sulla proprietà dell’immobile sono sorte delle questioni successivamente sulla scorta del fatto che l’accatastamento non è stato completato.

Nei documenti pubblicati dalla stazione appaltante, quelli sui quali i partecipanti alla gara hanno parametrato la propria offerta, la manutenzione sia straordinaria sia ordinaria era a carico del concessionario. Sul punto anche l’Anac ha aperto un’istruttoria. Intanto, si aspetta che l’architetto Viscogliosi concluda il proprio lavoro.

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