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Frosinone

«Stiamo morendo di pm10»

Il comitato Fontana Unica lancia il grido di allarme e chiede il ripristino del doppio senso in tutta via Marittima

Comitato in Via Fontana Unica

Proteste in Via Fontana Unica

«Stiamo morendo di pm10». È questo il grido di allarme lanciato ieri dal comitato “Fontana Unica”, guidato dal presidente Massimo Minotti, all’amministrazione comunale affinché riveda alcune scelte, secondo loro, sbagliate in termini di viabilità. C’è una pista ciclabile che affaccia davanti ai portoni delle abitazioni. Ci sono troppe auto in coda nelle ore di punta che non fanno altro che aumentare la concentrazione di polveri sottili nell’aria. Proprio per questo il comitato chiede la rivisitazione della viabilità, per rendere il traffico più fluido; la riapertura del doppio senso di marcia su tutta via Marittima; la definitiva messa in sicurezza di via Fontana Unica; la costruzione di una vera pista ciclabile, alternativa, sulle sponde del fiume Cosa e il ripristino del transito veicolare diretto da via Don Minzoni (con passaggio davanti alla chiesa della Sacra Famiglia) verso piazzale Kambo. Quindi chiedendo la non pedonalizzazione davanti alla stazione ferroviaria.

Tanti i residenti di via Fontana Unica, e non, che ieri hanno partecipato alla manifestazione in largo Arturo Toscanini. Presenti anche il comitato “Laboratorio Scalo”, diversi commercianti e consiglieri comunali. C’era il gruppo che fa riferimento ad Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), con Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega); i due consiglieri di FutuRa, Giovambattista Martino, Teresa Petricca e l’ex assessore Alessandra Sardellitti; la dottoressa Marzia Armida, presidente dell’associazione “Medici di Famiglia per l’Ambiente”; il capogruppo del Partito Democratico Angelo Pizzutelli; il segretario del circolo cittadino del Pd Marco Tallini, Stefano Pizzutelli (Pd), Armando Papetti (Lista Marzi) e Gerardina Morelli (PSI).
Tornando alla pista ciclabile il presidente Minotti ha detto chiaramente che «l’opera non è assolutamente a regola d’arte. Noi chiediamo innanzitutto la messa in sicurezza della strada che significa quantomeno dotarla di un percorso pedonale con marciapiedi e una banchina. E tenere conto che la maggior parte dei residenti è anziana, alcuni sono impossibilitati a fermarsi davanti casa. Se i tecnici ci dicono che c’entrano il marciapiede, la ciclabile, i veicoli e i posteggi per noi sta bene. Ma riteniamo di no. Abbiamo cercato più volte di interloquire con l’amministrazione senza ricevere mai nessun cenno di riscontro. L’amministrazione non ha mai dialogato con noi. Ci è caduta addosso questa tegola che ha portato solo traffico e inquinamento a causa dei sensi unici. Da quel momento in poi abbiamo costituito il comitato, abbiamo fatto esposti, abbiamo incrementato la nostra azione acquistando una centralina che rileva le polveri sottili». Poi l’annuncio: «Questa è l’inizio di una serie di iniziativa che porteremo aventi insieme agli altri comitati della città».

Tutti i consiglieri presenti hanno preso la parola ognuno spiegando le ragioni che li ha convinti a sostenere la battaglia del comitato “Fontana Unica”, nato soltanto due anni fa quando iniziarono i lavori della pista ciclabile che collega la stazione (passando per via Puccini e Fontana Unica) con il parco Matusa. A partire da Angelo Pizzutelli che ha definito la nuova viabilità «uno scempio. L’incontro di oggi è un punto di partenza e di riflessione per chi ha messo in campo questo asse di viabilità alternativa che ha peggiorato la situazione delle polveri sottili. L’auspicio è che questa voce possa giungere ai governanti». Poi Martino e Petricca hanno sottolineato come sia oggi fondamentale applicare politiche che vadano a ridurre lo smog da traffico. Sulla stessa linea anche Anselmo Pizzutelli: «Mi sono fatto ritirare la delega per la questione di via Fontana Unica e di via Puccini. Non siamo contro la mobilità alternativa. Ma vogliamo che questa non vada a creare disagi alle persone. Ma che dia risposte alle esigenze della gente». Insomma comitati, commercianti, residenti e consiglieri continuano a chiedere una rivisitazione a 360° delle ultime novità messe in campo dall’amministrazione. A partire dal ripristino del doppio senso di marcia lungo tutto il tratto di via Marittima. E non soltanto di una parte.

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