Spazio satira
I dati
28.01.2025 - 15:00
Il tribunale di Frosinone
Diminuiscono i procedimenti nel settore civile, stabili quelli di lavoro anche se il mondo della scuola rappresenta una quota rilevante del contenzioso, mentre aumenta - di pari passo all’incremento della competenza - il ruolo dei giudici di pace. È la fotografia del tribunale civile di Frosinone scattata durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Dalla relazione sull’amministrazione della giustizia del presidente della Corte d’appello Giuseppe Meliadò viene evidenziata la «la tendenza alla diminuzione delle sopravvenienze nel settore del contenzioso civile ordinario già registrata in precedenza: i nuovi procedimenti sono passati infatti da 1.920 del periodo luglio 2022-giugno 2023 a 1.573 del periodo luglio 2023-giugno 2024». Un dato che viene collegato all’«innalzamento del limite della competenza per valore del giudice di pace disposto dal d.lgs. n. 149/22 che ha comportato di contro un incremento delle sopravvenienze nei due uffici del giudice di pace del circondario (Frosinone e Ferentino). Identica constatazione vale per i procedimenti monitori».
Tuttavia, a fonte di ciò, «entrambi gli uffici vedono un’assoluta inadeguatezza degli organici effettivi (con una scopertura superiore al 50%) a fronteggiare un così significativo aumento dei flussi in entrata; situazione destinata ad aggravarsi allorquando entrerà in vigore, a ottobre 2025, l’ulteriore ampliamento della competenza civile del giudice di pace, così come previsto dall’art. 27 del d.lgs. n. 116/2017. Con l’ulteriore conseguenza che un intero settore della giustizia civile (a quel punto, di dimensioni imponenti, non solamente sotto il profilo quantitativo, ma anche sotto quello qualitativo - basti pensare alle esecuzioni mobiliari o alle cause di risarcimento di danni da sinistri stradali fino ad euro 50.000) resterà sostanzialmente non presidiato o quasi».
Numeri alla mano, al tribunale di Frosinone risultano 8.236 nuovi procedimenti per l’anno giudiziario 2023/2024 con 9.047 definiti e 7.277 da definire, il che, rispetto all’anno precedente, comporta una riduzione del 12,2% dei sopravvenuti, dell’8,8% dei definiti e del 10% dei pendenti. «Sostanzialmente stabili sono le sopravvenienze complessive nel settore lavoro e previdenza, all’interno delle quali si deve solamente segnalare un incremento dei procedimenti in materia di impiego pubblico, dovuto esclusivamente o quasi all’insorgenza di alcuni nuovi filoni di cause seriali relative al personale scolastico», prosegue ancora il rapporto. Da un punto di vista numerico si registrano, per lavoro e previdenza, 2.864 nuovi procedimenti con 3.209 definiti e 1.755 pendenti. I primi risultano quindi stabili, -0,3%, i secondi crescono del 21,7%, mentre le pendenze calano del 16,4%.
E ancora: «sostanzialmente stabili le sopravvenienze delle esecuzioni mobiliari, in apprezzabile incremento quelle delle esecuzioni immobiliari (incrementate di circa il 20% rispetto ai dodici mesi precedenti), costanti i flussi delle procedure concorsuali. Anche nel periodo di interesse il tribunale ha definito un numero di procedimenti superiore a quello delle sopravvenienze, proseguendo così nella riduzione delle pendenze complessive, sia nell’area Sicid (contenzioso civile, volontaria giurisdizione e lavoro, ndr) sia in quella Siecic (esecuzioni e procedure fallimentari, ndr)».
La riduzione delle pendenze è stata registrata in tutti i settori. Nella relazione «si segnala in particolare quello degli affari contenziosi civili ordinari, in cui, a fronte di 1.573 sopravvenienze, sono stati definiti 1.946 procedimenti» con 3.108 pendenti (-10,7%). «La sostanziale capacità del tribunale di Frosinone di far fronte alle esigenze della giustizia civile è confermata dai risultati sinora conseguiti con riferimento agli obiettivi posti nell’ambito del Pnrr. Infatti, pur partendo da dati molto contenuti e, dunque, più difficilmente suscettibili di ulteriore contrazione (la baseline del 2019 indicava, per il tribunale di Frosinone, 1.164 procedimenti ultratriennali “Cepej” e un disposition time civile di 414 giorni, a fronte di un dato nazionale pari a 556 giorni), l’ufficio è riuscito a contrarli ulteriormente». Più in dettaglio, «l’arretrato ultratriennale del 2019, che deve essere ridotto del 95% entro il 31 dicembre 2024, era già stato abbattuto del 97,3%, mentre quello relativo alle iscrizioni 2017-2022 (che dovrà essere ridotto del 90% entro il 30 giugno 2026) risulta già diminuito del 71,7%».
Le esecuzioni immobiliari sono state 239 in crescita del 23,8%, con 372 definizioni (-12,1%) e 725 pendenti (-15,5%). Le esecuzioni mobiliari 1.274 (-0,4%), con 1.205 procedimenti definiti (-3,3%) e 759 definiti (+10%). Si contano pure 1.306 procedimenti speciali sommari con 1.305 definiti e 219 pendenti, rispettivamente -22,1%, -28,6% e +0,5%. Infine, il totale della volontaria giurisdizione conta 768 nuove iscrizioni (-39,5%), 781 definiti (-41%) e 274 pendenti (-4,5%).
Quanto al tribunale di Cassino per contenzioso civile, lavoro e previdenza, procedimenti speciali sommari e volontaria giurisdizione «a fronte di una pendenza iniziale di 10.390 procedimenti e una sopravvenienza di 6.284 procedimenti, ne sono stati definiti 7.130, con un abbattimento delle pendenze a 9.574». Per esecuzioni mobiliari ed immobiliari, fallimenti ed altre procedure concorsuali «i pendenti iniziali sono stati 2.038, i sopravvenuti 1.744 e i pendenti finali 1999, con un indice di ricambio pari a 106. Il numero delle definizioni in tutti i settori segna un decremento rispetto all’anno precedente in tutti i settori presi in considerazione, riconducibile ai vuoti in organico che si sono registrati nell’anno di riferimento». Questi in dati: affari civili contenziosi 2.734 (3.038 l’anno prima); lavoro 1.117 (1.227); previdenza 537 (624); procedimenti speciali sommari 1.665 (1.841); volontaria giurisdizione 1077 (1.515); esecuzioni mobiliari 1.351 (1.578); esecuzioni immobiliari 328 (373); fallimenti 47 (54); altre procedure concorsuali 4 (7). «Ciò nonostante, il numero delle definizioni complessive è superiore a quello delle nuove iscrizioni per cui l’indice di ricambio è sempre positivo».
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