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Cassino

Spaccio, usura, estorsioni e intestazione fittizia: confiscati un immobile e quattro terreni a famiglia rom

L'attività congiunta di Dia e carabinieri fa seguito alle operazioni "I due leoni" e "San Bartolomeo"

Il personale del centro operativo della Dia di Roma e della compagnia di Carabinieri di Cassino hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca emesso dal tribunale di Roma nei confronti di due soggetti appartenenti a un nucleo familiare di etnia rom stanziati nel basso Lazio divenuto irrevocabile a seguito della pronuncia della Corte Suprema di Cassazione. Il provvedimento ha avuto ad oggetto un immobile e quattro terreni a Cassino e segue analoghi provvedimenti ablativi già eseguiti a dicembre 2020 e a gennaio 2022 nei confronti di altri appartamenti alla medesima famiglia nell'ambito di una misura di prevenzione patrimoniale eseguita del personale Dia e dall'arma dei Carabinieri. Le attività in questione scaturiscono dagli accertamenti patrimoniali posti in essere a seguito delle operazioni denominate "I due leoni" e "San Bartolomeo" che avevano evidenziato un contesto associativo dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, all'usura, alle estorsioni e all'intestazione fittizia di beni. Le proprietà confiscate, dopo sentenze passate in giudicato, appartengono a Valentina Pelagalli e Iolanda Morelli
Poco fa la conferenza stampa con il procuratore Fucci, il capitano centro Dia colonnello Conio e il tenente colonnello di Cassino Anastasia.

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