Cerca

Frosinone

Scontro totale su via Fontana Unica. «La ciclabile non s’ha da fare»

Il Comitato Fontana Unica ha diffidato il Comune dal proseguire i lavori di realizzazione della pista. Il presidente Minotti: «Se si renderà necessario ci rivolgeremo ai competenti organi di controllo e giudiziari»

 Scontro totale su via Fontana Unica. «La ciclabile non s’ha da  fare»

Via Fontana Unica di nuovo al centro di forti polemiche

Non si ferma il “Comitato Fontana Unica” e annuncia di aver proceduto alla diffida nei confronti dell’amministrazione comunale dal proseguire i lavori di realizzazione della pista ciclabile in via Fontana Unica. La ciclabile, quindi, non s’ha da fare.
«Le ragioni della diffida - scrive l’ingegnere Massimo Minotti, presidente del comitato - sono legate alle seguenti considerazioni: la realizzazione della ciclabile determinerebbe un peggioramento delle condizioni, già critiche, di sicurezza per la circolazione dei pedoni sulla strada e l’impossibilità della sosta dei veicoli nella grande maggioranza del percorso di via Fontana unica;

la circolazione pedonale sarebbe del tutto preclusa, in quanto sia la corsia dei veicoli sia la pista ciclabile occuperebbero completamente l’attuale carreggiata stradale, eliminando del tutto le banchine ai lati della strada su quasi tutto il percorso; l’assenza cronica di marciapiedi rende incompatibile la realizzazione della ciclabile su una strada, classificata come strada locale dal vigente Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu), trasformata improvvidamente lo scorso anno, con l’istituzione del senso unico su via Marittima, in strada di attraversamento urbano per tutto il traffico in entrata in città da sud e in transito verso le zone campo sportivo - De Matthaeis. Variazioni intervenute in assenza di alcuna delibera di Giunta comunale e di un aggiornamento in tal senso del Pgtu. Con un peggioramento delle condizioni ambientali in termini di emissioni nocive e di inquinamento acustico per i cittadini residenti».

«Inoltre - argomenta ancora Minotti - il Comitato rileva che l’amministrazione comunale ha completamente disatteso le indicazioni della società Leganet, cui ha dato incarico, dopo il blocco dei lavori nell’estate del 2023, di studiare la fattibilità della ciclabile via Puccini - via Fontana unica. Infatti, la Leganet, nel proprio documento propedeutico all’aggiornamento del Pgtu e del Pums, nel trarre le conclusioni, scrive: “In conclusione, l’analisi condotta, evidenzia che è possibile ed è in linea con gli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti, la classificazione di via Puccini e via Fontana Unica quali strade urbane ciclabili, ad unica carreggiata, attraverso l’istituzione di una zona con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per i velocipedi, con ordinanza del Sindaco, tra l’altro già il Pgtu del 2010 proponeva le corsie ciclabili non separate fisicamente dal restante traffico, opzione oggi resa possibile dalla normativa intervenuta”. Bene, allora delle due l’una: o l’amministrazione non ha ritenuto di dover seguire le indicazioni della società incaricata, ma di proseguire pervicacemente con le proprie convinzioni in materia, o ha erroneamente interpretato il parere e la norma attuativa istitutiva delle strade urbane ciclabili».

«Nell’intervento progettato - continua Minotti - e in fase di realizzazione non trova applicazione quanto prescritto dalla società Leganet che afferma la fattibilità della ciclabile Puccini-Fontana unica solamente dopo che queste sarebbero state trasformate in strada urbana ciclabile, definita dal Codice della Strada come: “E-bis - Strada urbana ciclabile: strada urbana ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per i velocipedi”».
«Come evidente, e più volte segnalato all’amministrazione dal Comitato, via Fontana Unica è assolutamente priva di marciapiedi e inidonea ad accogliere anche una ciclabile. In assenza di alcuna risposta in accoglimento alle proprie istanze, il Comitato ipotizza anche il ricorso ai competenti organi di controllo e giudiziari» conclude Minotti.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione