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Fiuggi

Morosi, via ai pignoramenti

Imposte e tributi evasi per anni: nelle casse municipali mancano tredici milioni di euro. In Consiglio il sindaco Baccarini fa il punto su opere, lavori e conti. Riapre la Fonte Anticolana

Morosi, via ai pignoramenti

Barra dritta sullo sviluppo della città termale e della sua economia. Ma anche sui tributi non pagati che nelle casse comunali hanno scavato un buco da 13 milioni di euro. Perciò scattano i pignoramenti. Nella lunga seduta consiliare di lunedì scorso, durata dalle 11 alle 16.30, l’amministrazione del sindaco Alioska Baccarini ha incassato l’approvazione di tutti i punti del nutrito ordine del giorno, compresi quelli sulla variazione al bilancio di previsione, la relazione e lo schema del rendiconto 2024, il riconoscimento di tre debiti fuori bilancio, votato anche dall’opposizione, scaturiti da sentenze e decreti ingiuntivi per vicende risalenti all’epoca dell’amministrazione guidata dal sindaco Martini. Rinviati all’esame delle rispettive commissioni il punto sul Piano economico finanziario con le tariffe e le scadenze dei tributi per il 2025 e quello sull’accorpamento dell’istituto alberghiero “Michelangelo Buonarroti” con l’Istituto superiore “Gugliemo Marconi” di Anagni, frutto del dimensionamento scolastico e oggetto di una richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario ad hoc.

Vicenda sulla quale è intervenuto il presidente dell’assise Gianluca Ludovici, docente all’Alberghiero di Fiuggi, che ha parlato di una collaborazione con il gruppo di Leonardo Maria Del Vecchio, che l’estate scorsa ha acquisito il controllo della società “Acqua e Terme Fiuggi”; un piano che, attraverso attività mirate collegate a quelle che il gruppo industriale svolge nella cittadina termale, possa risultare attrattivo per i ragazzi e le loro famiglie, facendo crescere così le iscrizioni fino a superare la fatidica soglia dei seicento alunni con cui il “Buonarroti” può riconquistare la sua autonomia scolastica. Nelle sue dettagliate comunicazioni al consiglio comunale, in più di un’ora il sindaco Baccarini ha tracciato una panoramica sull’attività amministrativa svolta finora e in corso, una ricognizione a tutto campo, ripercorrendo le tappe che hanno portato dal fallimento della società Atf nel 2018 all’operazione Del Vecchio e al rilancio del marchio “Acqua Fiuggi”, annunciando che il nuovo gestore paga regolarmente il canone al Comune.

Poi una serie di annunci: dal primo giugno riapre la Fonte Anticolana dopo due anni di stop dovuto alle vicende societarie; il potenziamento della Fonte Bonifacio VIII per sfruttare al meglio il settore congressuale; lo stanziamento di 350.000 euro per la cura del verde pubblico e dei celebri castagneti per garantire il decoro indispensabile a una città che vuole riaffermare la sua vocazione turistica; l’ultimo step dei lavori del centro polifunzionale nell’ex caserma di via Diaz che accoglierà tutti i medici di base della città, strumenti diagnostici, una succursale del Centro per l’impiego di Anagni e altri servizi comunali; dallo storno degli usi civici arriveranno 65.000 euro che verranno impiegati per servizi di pubblica utilità (come i bagni). Baccarini ha poi riferito sull’avanzamento dei lavori di costruzione della nuova scuola media e sui buoni risultati ottenuti dalla Spa pubblica grazie alla collaborazione degli albergatori. La nota dolente, però, resta quella dei conti. Che sul capitolo delle entrate non tornano. Il revisore contabile del Comune segnala la difficoltà a incassare con regolarità i tributi. La somma da riscuotere continua a crescere: è arrivata a circa 13 milioni. Tasse e imposte evase per anni che ora il Comune è deciso a recuperare. Perciò sono scattati i primi pignoramenti sui conti correnti dei morosi.

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