Continua a perseguitare l’ex, finisce in carcere

Ha continuato a perseguitarla, nonostante il divieto di avere qualsiasi contatto con lei e la misura degli arresti domiciliari disposta proprio per i maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna. Nelle scorse settimane la donna si è vista costretta a presentare una nuova denuncia contro l’uomo. Tempestata di messaggi e telefonate. Per lui, un trentottenne di Ferentino, si sono così aperte le porte del carcere di Frosinone.

Il ferentinate era finito sotto accusa mesi fa. In un episodio, avrebbe fatto sbattere la vittima contro un mobile per poi afferrarla al collo, provocandole ferite. Avrebbe tentato di soffocarla anche con un foulard. Le imponeva di uscire soltanto in sua compagnia, le prendeva spesso il telefono cellulare e rispondeva lui alle chiamate che riceveva. Ad aprile scorso sarebbe stata picchiata con calci, pugni se schiaffi, tanto da dover fare ricorso alle cure dei medici. Era riuscita a dire basta e a lasciarlo. Lui era finito sotto accusa per maltrattamenti e lesioni. Per l’uomo era stato disposto il divieto di avvicinamento alla parte offesa.

Divieto, però, che poco tempo dopo, non ha rispettato, recandosi in una struttura alberghiera dove si trovava la donna, a Cassino. Avrebbe iniziato a insultarla e poi l’avrebbe afferrata alle spalle, spingendola contro il termosifone e il muro. Ferita anche al braccio e al collo. Sono subito intervenuti i poliziotti, dopo la segnalazione di quanto stava accadendo, e hanno arrestato il ferentinate. Era finito, quindi agli arresti domiciliari, ma a inizio ottobre ha cercato di contattare la ex. Le ha inviato numerosi messaggi e l’ha chiamata circa settanta volte. Il giudice ha disposto per il trentottenne la sostituzione della misura dei domiciliari con la custodia cautelare in carcere. L’uomo è difeso dall’avvocato Mario Cellitti.