Valamontone
15.07.2024 - 16:18
L’amministratore delegato di Magicland Guido Zucchi
A Valmontone, Magicland continua a fare il pieno di visitatori. Con 39 attrazioni, su una superficie di oltre 600.000 metri quadri e tante attività pensate per grandi e bambini, il parco divertimenti più esteso del Centro-Sud Italia, nel pieno della stagione estiva, ha già un fitto e avvincente programma per l’autunno-inverno. Guido Zucchi, amministratore delegato di Magicland, ha visitato la redazione di Ciociaria Oggi e in un’intervista racconta il successo del parco svelando in anteprima qualche novità sulle attività in programma.
Quali sono le novità della stagione in corso e cosa c’è in programma per la stagione fredda?
«Tra le novità di quest’anno finalmente possiamo contare sull’apertura del parco acquatico durante tutta la stagione. Abbiamo arricchito il parco acquatico anche di contenuti di animazione e intrattenimento per offrire al pubblico qualcosa in più delle sole piscine, per rispondere alla voglia di gioco. Proprio in questi giorni si è pensato a uno schiuma party per bambini e baby dance, che partirà lunedì. Per quanto riguarda il parco divertimenti abbiamo dato il via agli spettacoli estivi, con il musical “We will rock you” al Gran teatro, lo spettacolo serale “Elements”, nella baia, e tanti altri eventi serali, soprattutto nei fine settimana. Per esempio in questo fine settimana abbiamo avuto il nostro ormai storico festival pirotecnico Magicfire, che replicheremo sabato 20 luglio, al quale seguiranno tanti altri eventi per tenere animato tutto il periodo estivo».
E dopo l’estate?
«Quest’anno consolidiamo l’apertura natalizia, che l’anno scorso abbiamo affrontato come un test e ha riscosso molto successo. L’accordo con “Il regno di Babbo Natale” è estremamente positivo e già stiamo pensando alle nuove proposte da presentare durante il periodo delle festività natalizie, con un programma ancora più ricco, per superare ancora una volta le aspettative dei visitatori. E già per Halloween proporremo grosse novità. Finora gli eventi per questa festa erano dedicati in modo particolare ai teenager. Quest’anno, invece, ci sarà un grande spazio dedicato ai bambini. Vista la grande attenzione per il “Regno de los muertos”, di derivazione messicana, già lo scorso anno abbiamo iniziato ad aprire un percorso basato su questa tradizione. E, considerando il grande successo riscosso, abbiamo pensato di continuare a cavalcare questo filone, stringendo un accordo con l’ambasciata messicana di Roma, che ci sta aiutando a creare all’interno del parco un intrattenimento dedicato al “Regno de los muertos” pensato per i bambini. Quindi oltre agli eventi per gli adolescenti ci sarà un’attività per i bambini, che prevederà anche un’offerta di ristorazione messicana. La stagione verrà inaugurata il 12 ottobre e sarà presente anche l’ambasciatore messicano».
Negli anni in che misura è aumentato il numero di visitatori?
«Sicuramente i nostri visitatori sono in crescita. Ovviamente ha influito il parco acquatico, che prima non esisteva. E dobbiamo considerare anche l’aggiunta della stagione natalizia, che ha contribuito a una crescita esponenziale. Di anno in anno, infatti, i numeri sono cresciuti più che a due cifre».
Quanto sono importanti per il parco le province di Frosinone e Latina?
«Proprio a tal proposito, dalle statistiche è emerso un dato particolare. Dalla provincia di Frosinone arrivano più visitatori di quelli della città di Roma. Sicuramente per prossimità, ma non solo, dalla Ciociaria infatti arriva un flusso di visitatori molto rilevante. Molti visitatori arrivano anche dalla provincia di Latina ma sicuramente Frosinone spicca».
Quanto incide la presenza del parco sull’economia del territorio?
«Creiamo molto lavoro diretto. Considerando soltanto le persone che abitano a Valmontone, il parco paga ogni anno due milioni e mezzo di euro di stipendi. Una cifra importante per una cittadina di quattordicimila abitanti. Poi c’è tutto l’indotto indiretto legato ai servizi. Per esempio pensiamo alle strutture alberghiere, che lavorano moltissimo con noi. Il parco genera infatti un’occupazione di ottomila stanze all’anno. Si tratta di una realtà molto importante per l’economia locale e spero che lo diventi sempre di più, nell’ottica soprattutto di integrazione con le attività del territorio, alla quale teniamo molto».
Quante persone lavorano all’interno di Magicland?
«In alta stagione arriviamo a occupare seicento persone e se consideriamo l’occupazione indiretta superiamo le ottocento».
Come si bilanciano in un parco divertimenti inclusività e siurezza?
«L’inclusività è sicuramente uno dei nostri obiettivi più importanti. Magicland non presenta barriere di alcun genere e agevola il divertimento per tutti. Per esempio nel parco acquatico offriamo possibilità di svago poco diffuse, come l’utilizzo di sedie particolari che permettono alle persone con difficoltà di deambulazione di entrare in piscina. Gli obiettivi di inclusività in ogni caso devono essere equilibrati con impegni molto importanti e molto rigidi sulla sicurezza. Per l’utilizzo delle attrazioni, come per esempio le montagne russe, ci dobbiamo attenere scrupolosamente ai manuali di uso che vengono definiti dalle società che le costruiscono e che, quindi, dettano le limitazioni all’uso non soltanto per persone disabili, ma anche per esempio in base a età e altezza. Si tratta di i standard fissati grazie a studi molto dettagliati, per esempio sul sistema di equilibrio o sulla capacità di assorbire le sollecitazioni che provoca la struttura. Perché il divertimento deve essere prima di tutto in sicurezza».
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