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L'intervista

Vitamina C, quanto ci servi. I benefici illustrati dai medici Francesco Raggi e Gianmarco Paganini

Superando i consigli convenzionali, propongono le tecniche più innovative e sottolineano l’importanza di un dosaggio adeguato

vitamina c

Pratiche innovative, consigli e approfondimenti sulla tanto famosa quanto in realtà poco conosciuta vitamina C. Nel libro “Il potere della vitamina C”, il dottor Francesco Raggi e il dottor Gianmarco Paganini, andando oltre le convenzionali raccomandazioni su questa preziosa sostanza, illustrano tutti i suoi possibili utilizzi e benefici.

Il dottor Paganini, che in questa intervista fornisce una panoramica sul potenziale della vitamina C, è un medico specializzando in Igiene e Medicina preventiva e iscritto a un master di secondo livello in medicina estetica, che collabora dal 2021 con il dottor Raggi, medico specializzato nella stessa disciplina, che si occupa da più di vent’anni di laserterapia, ozonoterapia e led therapy. Insieme hanno lavorato a questa guida che propone un’indagine approfondita sulle molteplici applicazioni della vitamina C, dai benefici dell’infusione endovenosa, pratica rivoluzionaria per massimizzare l’assorbimento e l’efficacia, all’importanza dei dosaggi, all’utilizzo in medicina estetica.

Dottor Paganini, partiamo dalle basi. Quali sono i vantaggi della vitamina C?
«In base alle indicazioni convenzionali, per stare in salute e quindi per rafforzare il sistema immunitario vengono raccomandate dosi di 80 milligrammi di vitamina C al giorno. L’indicazione generale che viene data è di utilizzarla in queste quantità per esempio quando si ha un raffreddore o un mal di gola. In realtà ci sono stati studi che hanno dimostrato che alte dosi di vitamina C possono dare diversi benefici, stimolando il sistema immunitario in maniera molto più efficace. Ma viene utilizzata anche per problemi più seri, come le ustioni o gli avvelenamenti, causati per esempio da morsi da ragno o punture di vespa. In questi casi, per esempio, viene fatta una terapia endovenosa tramite flebo e il dosaggio va dai 5 ai 100 grammi. quindi parliamo di un dosaggio ben diverso dagli 80 milligrammi al giorno raccomandati. Per comprendere l’importanza di un dosaggio appropriato pensare che ci sono studi che dimostrano che una sola sigaretta può ridurre di 25 milligrammi la dose di vitamina C nell’organismo, quindi fumando un pacchetto di sigarette se ne consuma molta di più di quanta se ne assume sulla base del dosaggio consigliato».

In che modo cambiano gli effetti in base al dosaggio?
«In base al dosaggio si interviene sulle diverse patologie. Tra i benefici principali sicuramente la stimolazione del sistema immunitario e quindi del benessere psicofisico. Ma può essere utilizzata anche per combattere le infezioni batteriche o virali. La vitamina C a basso dosaggio, infatti, è considerata un antiossidante, quindi un ripulitore delle sostanze “di rifiuto” che si generano nel corpo. Quando invece la utilizziamo ad alto dosaggio, quindi al di sopra di 20-30 grammi, sempre a uso endovenoso, diventa un pro-ossidante, cioè una sostanza che può uccidere tutte quelle sostanze nocive per il nostro organismo. Per il sistema immunitario il dosaggio va calcolato di volta in volta, non c’è uno standard. Si parte da un grammo fino a 100 grammi, in base al peso del paziente. Per fare un esempio concreto si possono trattare alcuni virus o batteri, come per esempio l’herpes zoster che può essere trattato con un dosaggio a partire dai 15-20 grammi. Anche in questo caso la vitamina C viene somministrata per flebo. Solitamente la somministrazione dura circa un’ora e vengono utilizzati dei presidi appositi. La flebo deve essere coperta, riparata dalla luce, e il deflussore deve essere ambrato perché la vitamina C è fotosensibile e termosensibile. Oltre alla vitamina C, poi, utilizziamo anche altri tipi di vitamina endovena e cocktail con altre sostanze, come per esempio il glutadione e altri antiossidanti come l’n-acetlcisteina».

Nel libro si parla, tra l’altro, di pratiche innovative come il laser endovena e la terapia fotodinamica, in cosa consistono?
«Il laser endovena che consiste nell’emettere un fascio di luce a una determinata lunghezza d’onda all’interno di una canula, che viene inserita nel braccio come se dovesse essere fatto un prelievo, viene poi immessa una piccola fibra ottica che entra di un millimetro all’interno della vena e viene agganciata a un emettitore laser. Questa luce può essere di diversa lunghezza d’onda e quindi di diverso colore. A una lunghezza d’onda più bassa sarà per esempio una luce blu, se siamo invece sui 600 nanometri sarà una luce rossa, se siamo al di sopra andiamo già nell’infrarosso. Lo spettro della luce visibile ha diverse lunghezze d’onda e il laser segue questo principio. A seconda della lunghezza d’onda colpiamo le cellule che più ci interessano. Il laser rosso endovenoso, per esempio, provoca uno stimolo sia sull’emoglobina sia sui globuli rossi sia nella produzione di energia da parte dei mitocondri, che sono delle “fornaci” di energia del nostro organismo».

Chi può trarre beneficio da questo tipo di terapie?
«Queste terapie hanno una grande platea di applicazione perché possono essere fatte sia per curare che per prevenire. Per quanto concerne la medicina preventiva il laser endovena può essere utilizzato per regolare alcuni parametri come il colesterolo o la glicemia. Restando sull’esempio di colesterolo o glicemia, nel caso di livelli alti, la stessa terapia può essere utilizzata anche per la cura. Dopo alcune sedute, infatti, glicemia e colesterolo cominciano a scendere anche senza attenersi troppo a un’alimentazione corretta. È ovvio che deve essere un protocollo integrato, quindi resta comunque sempre importante mantenere uno stile di vita corretto, ma è importante sapere che già di per sé la vitamina C somministrata con queste modalità porta benefici».

Quali sono invece le applicazioni della vitamina C nella medicina estetica?
«La utilizziamo in associazione alla fotobiostimolazione led. La vitamina C, infatti, stimola la produzione di collagene che è ciò che ci interessa di più quando facciamo dei trattamenti estetici per rendere la pelle più bella, più luminosa e idratata. Alla vitamina C associamo una fotobiostimolazione con luce led, cioè con lampade che a determinate lunghezze d’onda stimolano la produzione di collagene e quindi c’è un effetto combinato. Inoltre la utilizziamo anche con la tecnica chiamata intralipoterapia, che consiste in preparati a base di vitamina C e ferro che vengono iniettati nel derma in pazienti che hanno accumuli adiposi, per esempio braccia addome fianchi, cosce, glutei. In questi casi la vitamina C scioglie i residui di grasso con il vantaggio di essere una terapia non invasiva, che non ha controindicazioni e si può ritenere alquanto naturale».

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