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L'evento

Buona la prima di “Osteothon”. Una maratona di solidarietà

I regali, frutto della raccolta voluta dal dottor Palmisano, consegnati negli ospedali e in due case-famiglia. Nelle vesti di Babbo Natale l'atleta paralimpico Francesco Crispino Perna

Buona la prima di “Osteothon”. Una maratona di solidarietà

Nelle immagini alcuni momenti della consegna dei regali negli ospedali

La prima edizione di "Osteothon" ha fatto centro. Obiettivo raggiunto. Regalare sorrisi ai piccoli pazienti e agli ospiti di case famiglia. Consegnati doni negli ospedali del territorio e in due case famiglia, frutto del primo evento nazionale di osteopatia h24 "Osteothon" che si è svolto il 6 dicembre a Monte San Giovanni Campano, nello studio Fisio clinic center. Iniziativa ideata dal dottore Gerardo Palmisano fisioterapista - osteopata, specializzato in osteopatia pediatrica. Una maratona di 24 ore con trattamento osteopatici che si è svolta a ciclo continuo.

«Iniziativa nata per caso - ha spiegato il dottore Palmisano - parlando con i pazienti dell'ultima ora (mezzanotte), dicendo appunto perché non fare un ciclo continuo visto che lavori fino a tarda sera? Questa cosa mi ha fatto pensare e riflettere sul perché non farla davvero per una volta a scopo benefico? Quindi diciamo che è nata così un po' per caso, un po' per gioco. Ovviamente il tutto a scopo benefico, il ricavato della giornata è andato in beneficenza. Nei giorni scorsi abbiamo terminato la consegna dei regali. Ringraziamo i primari dell'ospedale di Frosinone dottor Niccoli e di Sora dottor Di Ruzza. I ringraziamenti vanno anche a chi ci ha aiutato dietro le quinte Daniela Correale, Rossana Sementilli, Francesca Bellucci, Edoardo Amodeo, il nostro super Babbo Natale Francesco Crispino Perna e in primis chi mi appoggia nelle scelte folli e coraggiose che ha trattato insieme a me per 24h senza pausa 40 persone, Stefano Vatini. Doveroso ringraziare Radio Deejay che ci ha supportato e spinto in questa emozionante iniziativa. I nostri progetti solidali continueranno in questi giorni, non ci fermeremo e continueremo a farlo in silenzio e in rispetto della privacy di chi ne ha più bisogno».

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