Cerca

Esteri

Barnier si è dimesso, la Francia nel caos

Questa sera il presidente Macron parlerà alla Nazione. Il nome del sostituto di Barnier dovrebbe giungere in poche ore

barnier

L'ex primo ministro francese Barnier

Michel Barnier, il premier francese uscente, ha rassegnato le sue dimissioni al presidente Emmanuel Macron, concludendo così un mandato di appena tre mesi, il più breve della Quinta Repubblica. Dopo un incontro di circa un'ora con Macron all'Eliseo, Barnier è stato accompagnato fuori dal palazzo presidenziale, dove ha avuto un breve scambio anche con il segretario generale Alexis Kohler. Il presidente Macron, tornato ieri dalla visita di stato in Arabia Saudita, riceverà nelle prossime ore la presidente dell'Assemblée Nationale, Yael Braun-Pivet, e il presidente del Senato, Gérard Larcher. Più tardi, Macron si rivolgerà alla nazione in un discorso televisivo alle 20:00.

Intanto, il capo del gruppo dei Républicains all'Assemblée Nationale, Laurent Wauquiez, ha dichiarato che il suo partito non ostacolerà il futuro governo, pur decidendo di non parteciparvi. Wauquiez ha escluso una strategia di "tanto peggio" e ha condannato la posizione di Marine Le Pen, accusandola di voler seminare instabilità per distogliere l'attenzione dal suo processo legale. I Républicains, ha aggiunto, stabiliranno come condizione per partecipare al nuovo governo un programma focalizzato su "meno sprechi di denaro pubblico, rivalorizzazione del lavoro e sicurezza".

Barnier, ex commissario europeo e negoziatore capo per la Brexit, è stato sfiduciato da una larga maggioranza di 331 deputati. La sua breve esperienza a capo del governo, durata solo tre mesi, entra così nella storia come la più breve nella Quinta Repubblica.

Nel frattempo, dall'Eliseo trapelano notizie che indicano una possibile nomina di un nuovo primo ministro già prima di stasera. La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, che ha sostenuto la mozione di sfiducia, continua a chiedere le dimissioni di Macron e il ricorso a elezioni presidenziali anticipate. Anche Marine Le Pen non ha chiesto formalmente le dimissioni di Macron ma ha assicurato che il suo partito "lascerà lavorare" il futuro primo ministro per cercare una "manovra finanziaria accettabile per tutti".

Macron si trova ora di fronte a settimane di incertezze politiche, alla ricerca di un nome che possa garantire il massimo supporto parlamentare senza suscitare sfiducia. Tra i candidati più discussi per la carica di primo ministro, figurano François Bayrou, presidente del MoDem, il ministro della Difesa Sébastien Lecornu, l'ex premier socialista Bernard Cazeneuve, e diversi esponenti dei Républicains, tra cui Xavier Bertrand, François Baroin e Bruno Retailleau, ministro dell'Interno.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione