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Cultura

“D’amore e morte”. Un viaggio attraverso l’io

Le poesie di Carla Cimaroli raccolte in un libro. Una passione nata da quando era bambina

“D’amore e morte”. Un viaggio attraverso l’io

Ha sempre avuto una grande passione per la poesia, fin da bambina. Dopo aver scritto poesie nel corso degli anni, Carla Cimaroli classe ‘77, nata a Frosinone, vede ora pubblicata una sua raccolta di versi. Un viaggio attraverso “l’io”. La poesia di Carla Cimaroli è espressione esistenzialista, che cerca di catturare l’essenza della vita e della condizione umana; un viaggio tra Eros e Thanatos che Carla fa con il suo libro “D’amore e morte” edito da Controluna.

Carla Cimaroli è laureata in Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo e dell’educazione. È mamma di quattro figli. Svolge servizio di volontariato nell’associazione “Azione Cattolica Italiana”. Ama l’arte in tutte le sue forme, in particolar modo poesia e fotografia. Con radici tra gli ulivi secolari di Vallecorsa, ha ali di passione verso il mare. “D’amore e morte”, l’opera di un’autrice esordiente che sa magistralmente giocare con i versi su pagine da sfogliare.

Come nasce la sua passione per la scrittura?

«Sin da bambina sono stata affascinata dalla poesia, nel corso degli anni è diventata una passione sempre più forte, tanto da portarmi a scrivere, di notte soprattutto. Le ore notturne possono favorire la riflessione, la creatività e condurci a mettere nero su bianco, pensieri, versi. Ho poi fatto un lavoro di raccolta delle mie poesie e ho avuto riscontro positivo dalla direttrice editoriale di Controluna, la scrittrice Gloria Vocaturo, e così è stato pubblicato “D’amore e morte”. Si scrive per sé stessi in una catarsi dell’anima e si scrive nella speranza che la propria scrittura aiuti anche gli altri a compiere un percorso interiore».

Lei ha dedicato il libro proprio ai suoi lettori...

«Sì, ai miei lettori, a tutti coloro che cercano nella poesia il nutrimento dell’anima. E naturalmente è dedicato a coloro che sono stati i miei primi lettori, mio marito e i miei figli, i primi ad aver apprezzato il mio lavoro».

Che cosa è per lei la poesia?

«La poesia è una forma di comunicazione, da antica arte della parola a sempre moderna espressione dell’esistenza. Attraverso immagini e suoni cerco di condurre in un viaggio dell’Io diviso tra Amore e Morte, pulsioni prime di vita, facce di una stessa medaglia, parti inscindibili poiché, come dice Freud, non abbiamo mai a che fare con pulsioni di morte o pulsioni di vita allo stato puro, ma sempre e soltanto con impasti nei quali le pulsioni anzidette si mescolano in proporzioni variabili. Da esse noi non possiamo prescindere ad esse finiamo per soccombere in una strenua lotta di sopravvivenza, in un costante tendere all’eterno. Viste con gli occhi della poesia ci restituiscono suoni, immagini ed emozioni di attese, malinconie e pura esistenza».

Cosa vuole trasmettere ai suoi lettori?

«Spero che i miei brevi componimenti portino il lettore a riflettere sulla vita, sul mondo, sul nostro destino. Mi auguro che queste mie poesie sappiano emozionare».

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