Cassino
14.10.2025 - 09:00
Un momento della conferenza stampa di ieri mattina
Truffe agli anziani, la polizia della Sottosezione A1 di Cassino in meno di poco più di dieci giorni arresta sei persone e ne denuncia altre quattro restituendo il maltolto ai pensionati presi di mira tra Liguria, Marche e Lazio. Dal 23 settembre all’11 ottobre, infatti, sedicenti carabinieri hanno preso alle vittime soldi e gioielli per diverse centinaia di migliaia di euro. Spesso risparmi di una vita, ma che le vittime non hanno esitato a elargire per “salvare” nipoti e figli dalla possibilità di finire in galera. Da Viterbo a Fermo, da Savona a Rieti: nessuna zona d’Italia è stata risparmiata. Ma gli agenti della Sottosezione di Cassino, agli ordini del comandante Parisi e guidati dalla dottoressa Lollobattista, li hanno “presi al varco”. Esattamente come è avvenuto nelle stesse ore a Gaeta, dove la polizia del Commissariato coordinato dal dottor Pittiglio ha messo le mani su altri soggetti dediti alle truffe agli anziani che erano riusciti addirittura a criptare il numero della caserma, così da farlo comparire sul telefono delle vittime: tre gli arresti.
Così come i truffatori hanno affinato tecniche e stratagemmi, anche gli agenti della Sottosezione A1 di Cassino hanno “affilato” le armi investigative riuscendo ad assicurare alla giustizia dieci truffatori in poco tempo. La prima truffa scoperta è stata quella messa a segno a Viterbo il 23 settembre scorso. Gli agenti cassinati hanno fermato un’auto con due giovani marocchini residenti in Campania, dall’atteggiamento sospetto. Dalla perquisizione saltava fuori una busta piena di gioielli: erano quelli consegnati da una donna di 89 anni della provincia di Viterbo a un sedicente carabiniere che l’aveva chiamata perché sua figlia era stata arrestata. L’anziana proprio negli stessi momenti stava presentando denuncia. Entrambi i truffatori sono stati arrestati, poi rimessi in libertà con obbligo di dimora.
Qualche giorno dopo, il 30 settembre, un altro truffatore nella rete: il raggiro era stato messo a segno ad Ascoli Piceno dove un’anziana era stata contattata da un uomo che diceva di essere suo nipote, che le comunicava di aver ricevuto una raccomandata urgente da parte della Finanza che gli chiedeva 80.000 euro, pena l’arresto. Così l’anziana ha racimolato tutti i suoi averi (92.000 euro) consegnandoli a un “delegato” delle Fiamme gialle. Denaro intercettato dagli agenti di Cassino. Anche in questo caso un arresto e poi l’obbligo di dimora. Il 9 ottobre un altro strike: tre persone fermate a bordo di una Fiat Panda, ventenni campani. Anche in questo caso dalla perquisizione sono saltati fuori gioielli, denaro e bancomat della persona raggirata: un’anziana di Savona. La vittima era stata contattata da un sedicente carabinieri che l’avvisava della presenza di ladri in giro. Così aveva consegnato tutto.
I malviventi si erano fermati a Ceccano, per effettuare due prelievi bancomat: tre gli arrestati. Poi la convalida e l’obbligo di firma. Il 10 ottobre la truffa scoperta è stata quella commessa a Rieti: stesso modus operandi. Un finto carabiniere, l’avviso dell’arresto del figlio e la consegna dei gioielli saltati fuori nella Toyota Aygo fermata a Cassino. Due i denunciati. Stessa misura per due giovani a bordo di una Lancia Y intercettati grazie ai sistemi di videosorveglianza sulla strada di collegamento tra Cassino e Avezzano. Gli agenti di Cassino hanno recuperato una sacca con ciondoli, orologi e soldi presi a un’anziana di Fermo.
Un risultato eclatante, a cui è andato il plauso del procuratore Carlo Fucci e quello del sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo che ha coordinato le attività investigative, frutto di «intuito, esperienza e capacità investigativa degli agenti. Capacità che ha permesso di portare risultati a poche ore dalle truffe».
«Lo Stato c’è e risponde - ha precisato il dottor Fucci - E più le vittime denunciano tempestivamente, più la risposta è incisiva. Le vittime devono sapere che non sono sole. Un plauso speciale al coordinamento tra gli agenti delle diverse realtà italiane». «Stiamo contrastando con ogni mezzo il fenomeno delle truffe agli anziani e il nostro impegno è importante grazie alla presenza capillare degli agenti della Stradale. La Sottosezione di Cassino sta attuando tecniche particolari per arrivare subito al risultato: una grandissima competenza» ha sottolineato la dirigente di Frosinone, Valentina Lollobattista. «La minuziosità delle perquisizioni effettuate e l’intuito degli agenti ha permesso di recuperare tutto il maltolto, in un caso oltre 90.000 euro nascosti in un doppiofondo del sedile lato passeggero» ha spiegato il comandante di Cassino Guido Parisi, offrendo dettagli importanti sui casi. «Un plauso ai colleghi per il grande lavoro svolto e per la efficace metodologia sviluppata» ha aggiunto.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione