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Ripi

Due lapidi sfregiate al cimitero. Caccia ai responsabili

Le famiglie denunciano il fatto a carabinieri e al sindaco. «Un gesto orrendo che ci ha colpito profondamente»

Due lapidi sfregiate al cimitero. Caccia ai responsabili

Uno scorcio interno del cimitero di Ripi

Un gesto vile e incomprensibile ha scosso la comunità ripana sabato scorso, quando due famiglie del luogo si sono recate al cimitero per far visita ai propri cari e hanno fatto una scoperta sconvolgente: le lapidi completamente sfregiate.
Accanto ai danni visibili, i familiari hanno trovato vasi, fiori, oggetti personali e piccoli ricordi gettati tra i rifiuti. “Un gesto orrendo, uno sfregio ingiustificabile che ha colpito profondamente le nostre famiglie”, hanno dichiarato i parenti, visibilmente scossi.

Le famiglie hanno già presentato un esposto ai carabinieri e al Comune, chiedendo chiarimenti e interventi immediati per accertare le responsabilità. “Diversamente – fanno sapere – ci vedremo costretti ad attivare iniziative giudiziarie”.
La speranza ora è che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto, restituendo dignità e rispetto ai defunti e alle loro famiglie, colpite da un atto che non può e non deve passare sotto silenzio.
Più che a un gesto mirato a colpire direttamente le famiglie interessate, si pensa a un atto vandalico generico, che potrebbe essere collegato all’ordinanza con cui il sindaco Piero Sementilli, per motivi di sicurezza e decoro, ha invitato i cittadini a rimuovere vasi, oggetti e sedie in prossimità delle tombe. La presenza di oggetti sulle sepolture potrebbe aver scatenato le ire di qualcuno che ha pensato di “far sparire tutto”.

In realtà, il Comune adotta un approccio tollerante e prudente nella rimozione, soprattutto in caso di recenti scomparse: invita i cittadini a provvedere autonomamente e solo successivamente interviene, conservando comunque quanto rimosso.
È possibile che queste disposizioni, non sempre condivise, abbiano suscitato reazioni incivili. Il sindaco Piero Sementilli ha comunque condannato con fermezza l’accaduto, invitando tutti al rispetto reciproco e alla tutela dei luoghi sacri come il cimitero.

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