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Il focus

Casa, giù i prezzi. Ma calano pure le compravendite

Secondo i dati del mercato immobiliare nel capoluogo si ha un -5% per le transazioni e un -9% sulle quotazioni. In provincia giù i valori soprattutto nella Valle dei santi, in Valcomino, nella Conca di Sora e sui Monti Ernici

Casa, giù i prezzi. Ma calano pure le compravendite

NTN= volume delle abitazioni vendute; IMI= quota degli immobili venduti sul totale del patrimonio immobiliare

Il mercato immobiliare segna il passo in provincia di Frosinone. Secondo il focus sul Lazio dell’Osservatorio del mercato immobiliare, riferito all’anno scorso, «se nel 2023 si è potuto assistere ad un notevole decremento delle transazioni rispetto agli anni precedenti, nel corso del 2024, si assiste invece ad una lieve ripresa. I dati relativi agli indici rappresentativi dei volumi di scambio registrati nel Lazio indicano una crescita rispetto all’anno precedente».

Tuttavia la situazione cambia da provincia a provincia. Detto che a Roma insiste il 92% dei volumi di compravendita tra i capoluoghi del Lazio e il 78% a livello provinciale, «i dati dimostrano anche la maggiore attrazione che alcuni comuni capoluogo hanno rispetto agli altri. Infatti, anche nel 2024, a conferma dei dati dell’ultimo biennio, emerge che mentre il comune di Roma attrae ben il 64,4%, quindi più della metà delle compravendite della provincia, gli altri capoluoghi si attestano su percentuali inferiori, ossia in ordine decrescente vi sono Rieti al 24,1%, Viterbo al 22,3%, Latina al 22,1% e infine Frosinone che presenta la percentuale minima pari al 9,7%. A livello regionale nei comuni capoluogo avviene il 54,6% di tutte le transazioni».

Per quanto riguarda le quotazioni medie, «dall’analisi dei capoluoghi si evince che le quotazioni medie rispetto all’anno precedente sono scese nella città di Frosinone (che presenta una variazione del -8,5%) e nelle città di Rieti e Viterbo (che presentano una variazione negativa, sebbene più lieve, rispettivamente del -0,9% e -0,8%), per Roma si registra invece un lieve aumento pari a +1,3%, così come per Latina pari a +0,8%. Dal punto di vista provinciale, le variazioni negative interessano le medesime province legate ai capoluoghi comunali quali Frosinone (-10,4%), Rieti (-1,1%) e Viterbo (-0,3%), mentre per le restanti ossia Roma (+0,7%) e Latina (+0,1%), si registra un lieve incremento delle quotazioni medie». Nei capoluoghi come Frosinone, Rieti e Viterbo le quotazioni degli immobili sono inferiori alle medie nazionali, quotazioni superiori si hanno oltre che a Roma, sulla costa, compreso il Circeo.

La Ciociaria conferma, così, la tendenza al ribasso delle quotazioni: «Tutte le zone presentano gli indici quotazione media in calo, con valori che si attestano tra -4,5% e -21,2%, mentre il capoluogo registra un calo dei valori al metro quadrato pari a -8,5%». A livello di numeri in provincia di Frosinone, nel 2024, si sono avute 3.353 compravendite, dato in linea con l’anno precedente (il trend segna lo 0%), mentre la media del Lazio segna un più 2,6%. Nel capoluogo, invece, il dato si attesta a 324 compravendite per un meno 5%, il dato peggiore tra i capoluoghi del Lazio, dove, in media, la crescita è dell’1,8% con una punta del 3,6% a Rieti.

In provincia di Frosinone crescono del 7,2% le compravendite di immobili tra i 50 e gli 85 metri quadrati, mentre scendono del 4,1% quelle tra 85 e 115 metri quadrati. A Frosinone città, invece, si ha un meno 16,6% nella fascia 85-115 metri quadrati, un meno 6,9% in quella entro i 50 metri quadrati, ma anche un più 4,6% per gli immobili oltre i 145 metri quadrati.
La quotazione media al metro quadrato nel capoluogo è stata di 1.229 euro con un calo dell’8,5% rispetto al 2023 a fronte di una crescita dell’1,2% a livello regionale. Sul resto della provincia si osserva una quotazione media di 750 euro per un calo ancor maggiore del 10,1% a dispetto del -0,7% del Lazio. Spiccano il -21,2% nella zona Valle dei Santi-Aurunci (357 euro), il -19,2% in Valcomino-Mainarde (516), il -14,1% della Conca di Sora (698), il -13,2% dei Monti Ernici (688) e il -11,9% della Valle del Sacco (691). Un po’ meglio nella Bassa Ciociaria (849) e tra Veroli e Monte San Giovani Campano (731), attestati a -4,5%, mentre i Monti Lepini (769) si fermano a -9,8%.

Nel rapporto, c’è poi un capitolo specifico dedicato alla Ciociaria dal quale emerge «il dato in calo generalizzato del numero di immobili compravenduti rispetto all’anno precedente. In particolare, si sottolinea il dato percentuale di transazioni normalizzate in discesa per la maggior parte delle macroaree ad esclusione di tre in rialzo: Bassa Ciociaria (+2,5%), comprensorio Veroli-Monte San Giovanni Campano (+25%) e Monti Ernici (+5,4%). Al contrario spiccano al ribasso soprattutto i valori di Valle del Sacco (-10%), mentre le restanti aree presentano valori negativi inferiori».

A Frosinone città siamo al -5%. Ma anche qui ci sono profonde differenze. La zona della Casilina segna un meno 100% di compravendite. La zona alta da piazzale Vittorio Veneto a Sant’Antonio, passando per il Giardino, corso della Repubblica, via Matteotti e largo Turriziani registra un -39,2%, mentre appena sotto il meno 20% sono due distinte aree: quella tra via Verdi, le Fornaci, corso Lazio, la Pescara, via Coroni, Cerreto, Colle del vescovo e quella tra via Marittima (piazza caduti di via Fani), via Ciamarra, via Firenze, via Brighindi, viale America Latina, via Fosse Ardeatine, piazza Risorgimento, viale Roma e via Casilina. All’opposto transazioni in crescita del 71,7% tra via Ponte la Fontana, via Maria, via Mastruccia e i Colli Iannini e Cottorino, del 37% la zona tra via Moro, De Matthaeis, viale Mazzini, via Mastruccia, via Tiburtina, viale Roma (Cosa), via Adige e via Piave, dell’8,6% la zona della Variante Casilina e di Maniano, San Liberatore, Forcella. Infine, più 2,8% per Cavoni, Casaleno, via Monti Lepini, Selva Piana, via Casilina Nord, via Tiburtina, via La Botte. Unica zona con le quotazioni in rialzo (4,3%) quella di piazzale Vittorio Veneto, corso della Repubblica, largo Turriziani, Sant’Antonio, quartiere Giardino. Segno decisamente meno per la zona della Casilina Sud (-17,5%), di Selva Piana, La Botte, Cavoni, Brunella (-11,7%) e via Maria, Mastruccia, Colle Cottorino, Colle Iannini, via Ponte la Fontana (-10,5%).

In base all'andamento storico si osserva «l’aumento delle transazioni avuto nel 2019 nel capoluogo, il repentino calo verificatosi nel 2020 e la crescita vertiginosa avuta nel 2021, la conferma dell’indice in salita sino al 2022, anche se con crescita inferiore rispetto all’anno precedente e la discesa avuta nel 2023 con conseguente livellamento nel 2024 tranne che per il capoluogo in costante discesa. Si conferma che la tendenza in salita che si è verificata tra il 2014 e il 2022 rileva in quel periodo una fase di mercato in crescita come numero di immobili compravenduti sul lungo periodo che però trova dal 2023 un momento di arresto riportando i valori al 2024 quasi pari a quelli del 2021». Se si analizza il dato di quanti immobili presenti sul territorio sono stati oggetto di compravendita in percentuale si ha, sino al 2022, una crescita dell’1,2% per la provincia e dell’1,6% per il capoluogo, mentre negli anni 2023 e 2024 si ha una discesa nel capoluogo, mentre nel resto della provincia il dato rimane costante.

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