Vallepietra
26.09.2025 - 16:00
Il camminamento protetto realizzato per consentire la riapertura del santuario
L’effetto è quello di un terremoto sui conti del Comune. La Regione Lazio, infatti, ha revocato il finanziamento di 1.200.000 euro per la messa in sicurezza del santuario della Santissima Trinità ottenuto nel 2017 dall’allora giunta Pietrangeli e che, successivamente, né la giunta De Santis ne quest’ultima guidata dal giovane sindaco Daniele Mioni sono riuscite a completare nei tempi assegnati. Il Comune, peraltro, dovrà anche restituire una prima trance di 360.000 euro erogata a suo tempo dalla Regione per l’avvio del progetto. Sicuramente un brutto colpo per l’amministrazione Mioni che, appena insediata, ha dovuto affrontare e risolvere il problema della chiusura del santuario dopo la caduta nel maggio scorso di un sasso dal costone roccioso che causò il ferimento di un pellegrino e costrinse i vigili del fuoco a chiudere al pubblico il complesso religioso. In tempi brevissimi Mioni riuscì a reperire i fondi necessari per mettere in sicurezza un camminamento obbligatorio per raggiungere la chiesa, consentendo così la riapertura alle visite dei fedeli.
La revoca del finanziamento, fondi che comunque non avrebbero risolto il problema del distacco di pietre dalla montagna, non ha scosso più di tanto il giovane sindaco di Vallepietra che, poco dopo il suo insediamento, ha presentato un progetto da 18 milioni di euro che, se erogato, dovrebbe porre fine a qualsiasi pericolo. È vero che 18 milioni sono tanti, ma parliamo di un luogo che richiama ogni anno nel paese dell’alta valle dell’Aniene migliaia di pellegrini provenienti da tutto il Lazio e parte dell’Abruzzo, e che crea un movimento economico importante non solo per Vallepietra, ma per tutto il nord della Ciociaria..
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