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Lo stanziamento

Ater, 1,2 milioni per le attività sociali

La Regione stanzia le risorse per sostenere le attività all’interno dei complessi popolari. Associazioni coinvolte

Ater, 1,2 milioni per le attività sociali

La sede della giunta regionale del Lazio

La Regione Lazio punta a trasformare i complessi Ater da luoghi spesso associati al degrado a spazi di comunità, cultura e inclusione. La Giunta regionale ha infatti approvato i criteri e le modalità per la realizzazione di attività di socializzazione e animazione territoriale rivolte ai residenti, con un finanziamento di 700mila euro per il 2025 e ulteriori 500mila euro per il 2026.
Un avviso pubblico selezionerà i progetti proposti da associazioni, fondazioni, enti del Terzo settore ed enti religiosi, con l’obiettivo di avviare iniziative a carattere sociale, artistico e culturale all’interno delle aree di edilizia residenziale pubblica. Secondo l’assessore regionale alle Politiche abitative e alle Case popolari, Pasquale Ciacciarelli, si tratta di un tassello fondamentale di una strategia più ampia: «La Regione Lazio conferma l’interesse e la sensibilità verso un’opera di riscatto e valorizzazione non solo infrastrutturale, ma anche sociale e culturale dei complessi Ater.

Dopo i primi tre bandi pubblicati lo scorso mese nell’ambito dell’accordo da 54 milioni di euro con il Ministero delle Infrastrutture, vogliamo superare definitivamente le logiche di degrado spesso associate a questi quartieri e avviare attività di risocializzazione sul piano artistico e culturale».
Le iniziative finanziate comprenderanno percorsi di educazione civica, doposcuola, consulenza psicologica e sportelli di ascolto, strumenti pensati per rafforzare la coesione sociale e offrire ai più giovani nuove opportunità di crescita. «Sono attività funzionali a un’esigenza sempre più avvertita – ha aggiunto Ciacciarelli –: aiutare i ragazzi a mantenere una prospettiva giusta e solida per il loro futuro. Ringrazio il presidente Francesco Rocca e tutta la Giunta per il sostegno a questa iniziativa».
Con questa misura, la Regione intende consolidare una nuova visione dell’abitare, in cui la qualità della vita non passa solo dalla riqualificazione degli immobili, ma anche dalla costruzione di legami comunitari e culturali in grado di restituire dignità e speranza alle periferie.

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