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Il processo

In tre assolti per i reati di minacce e turbativa d’asta

Ieri in tribunale si è chiusa una vicenda nata tra il 2017 e il 2018

In tre assolti per i reati di minacce e turbativa d’asta

Erano accusati di turbativa d’asta per aver cercato di ricomprarsi la casa, minacciando i vicini che avrebbero avuto interesse ad acquisire l’immobile. Ieri, il tribunale di Frosinone ha scritto la parola fine a una storia risalente agli anni 2017 e 2018. Con la formula il fatto non sussiste il giudice monocratico del tribunale di Frosinone ha assolto tre persone la madre, il figlio e la moglie di quest’ultimo. Inizialmente erano stati denunciati in quattro la coppia di genitori, composta da due appartenenti alle forze dell’ordine, oltre ai due giovani. Solo che, nelle more del procedimento, il marito della donna è improvvisamente deceduto.
La famiglia, rappresentata dagli avvocati Rosario Grieco e Giulia Giacinti, ha sempre respinto le accuse. Ha sostenuto di essersi limitata a tentare di ricomprare all’asta l’immobile che era finito all’incanto, senza però minacciare nessuno dei possibili interessati all’affare.

E, anzi, quando poi era stata presentata la denuncia, avevano desistito da ogni tentativo. E così la casa era stata poi acquistata da altri. Nel corso del processo è stata analizzata la condotta dei tre, sono stati ascoltati i testimoni a sostegno dell’accusa e quelli a discarico, quindi, ieri, in tribunale, l’udienza conclusiva. Il giudice alla fine ha deciso per una sentenza di assoluzione così come richiesto dallo stesso pubblico ministero che non ha ravvisato reati nelle condotte inizialmente contestate.
Conseguentemente, il giudice Francesco Mancini ha pronunciato la sentenza di assoluzione. Per la famiglia finisce così un incubo iniziato tanti anni fa.

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