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«A Frosinone verde ignorato»

Il consigliere Anselmo Pizzutelli invoca un piano di piantumazione di nuovi alberi in città. «Negli anni ci sono stati tanti abbattimenti e pochissime sostituzioni. Manca una visione»

«A Frosinone verde ignorato»

Il tema del verde urbano e della gestione del patrimonio arboreo è da sempre al centro del dibattito amministrativo, soprattutto in città come Frosinone, dove la qualità dell’aria e la vivibilità degli spazi pubblici sono questioni cruciali.
Anselmo Pizzutelli, capogruppo della Lista Mastrangeli in Consiglio comunale, solleva con forza la necessità di un impegno concreto per la tutela e l’incremento del verde cittadino, criticando l’approccio dell’attuale amministrazione e proponendo soluzioni innovative.

«Auspico che l’amministrazione programmi un piano di piantumazione degli alberi. Negli anni, allo Scalo, a Corso Francia e in altri quartieri tanti alberi sono stati tagliati e non sono stati rimpiazzati. Il miglioramento della qualità dell’aria, delle mitigazione delle isole di calore urbane e della vivibilità degli spazi pubblici dipende anche da scelte come queste» ha dichiarato Pizzutelli. Il consigliere sottolinea come il verde non sia solo un elemento estetico, ma un pilastro fondamentale per contrastare l’inquinamento atmosferico e migliorare il benessere dei cittadini. A tal proposito, Pizzutelli non risparmia una critica pungente: «Non è ammissibile invocare il principio dello sviluppo sostenibile solamente quando si deve giustificare la spesa del Brt e non investire sul patrimonio arboreo. Questa amministrazione preferisce investire di più sul marmo allora e non sul verde?».
La gestione del patrimonio arboreo, secondo il capogruppo della Lista Mastrangeli, richiede non solo nuove piantumazioni, ma anche una manutenzione più attenta. Gli eventi atmosferici degli ultimi giorni, che hanno causato la caduta di alberi e rami, hanno reso ancora più evidente l’urgenza di interventi mirati.

«Dopo le piogge torrenziali di questi giorni, che hanno determinato la caduta di alberi e rami, invito l’amministrazione a destinare maggiori risorse alla manutenzione e alla cura degli alberi, come tra l’altro più volte ho sottolineato nelle sedute di commissione ambiente» ha ribadito Pizzutelli. La sua proposta non si limita a una richiesta di fondi, ma si estende a una visione più ampia, che coinvolga anche il mondo accademico: «Sarebbe buona cosa cercare di siglare un protocollo d’intesa con istituzioni accademiche per pianificare un lavoro finalizzato alla tutela del nostro patrimonio arboreo». Un’idea che potrebbe portare a una gestione più scientifica e sostenibile del verde, valorizzando competenze specialistiche per monitorare e preservare gli alberi cittadini.

Pizzutelli non manca di evidenziare un caso emblematico, quello del grande albero della stazione di Frosinone, per il quale l’amministrazione Mastrangeli aveva inizialmente previsto l’abbattimento: «Mentre a Frosinone l’amministrazione Mastrangeli voleva abbattere il grande albero della stazione, di cui rivendico il salvataggio senza paura di essere smentito, a Verona fanno di tutto per tenerlo in piedi!! Stesso albero, diverse città, ma soprattutto diversa visione della cosa pubblica e diversa sensibilità rispetto alla gestione del patrimonio arboreo. Ogni altro commento sarebbe superfluo» ha commentato il consigliere. Il confronto con Verona sottolinea una diversa sensibilità amministrativa: mentre in altre realtà si investe nella conservazione degli alberi come patrimonio collettivo, a Frosinone si rischia di perdere risorse preziose per mancanza di una strategia lungimirante.
Le proposte di Pizzutelli si inseriscono in un contesto in cui il verde urbano è sempre più riconosciuto come un alleato contro l’inquinamento e gli eventi climatici estremi.

La sua richiesta di un piano di piantumazione, di maggiore manutenzione e di collaborazioni accademiche rappresenta un invito all’amministrazione a ripensare le priorità, mettendo il verde al centro delle politiche pubbliche. Resta da vedere se le sue parole troveranno ascolto o se, come suggerisce il consigliere, continueranno a prevalere investimenti su opere meno sostenibili.

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