Sora
20.08.2025 - 09:00
Alcuni “furbetti” ripresi dalle telecamere mentre scaricano abusivamente rifiuti davanti all’ecocentro di Sora
Tari troppo alta: i cittadini si dicono pronti a scendere in piazza. A poco sono servite le spiegazioni dell’assessore Loreta Altobelli, che nelle scorse ore ha tentato di calmare gli animi dei sorani che hanno ricevuto una salata Tari. Il membro della giunta Di Stefano ha invitato i contribuenti a leggere la bolletta in un’ottica diversa che, rispetto al 2024, riporta un aumento del 12%. Precisazione che non è stata affatto digerita dai cittadini, i quali si sono scatenati sui social con commenti al vetriolo contro chi amministra la città, additando la classe politica come incapace di garantire un servizio giusto per la popolazione. I sorani, al contrario, lamentano un aumento spropositato della Tari, più del 12% e si sono dati appuntamento lunedì 25 agosto alle ore 21, in piazza Santo Spirito, con tanto di bollette alla mano per prendere le distanze da una spesa insostenibile per molte famiglie.
I contribuenti si dicono stanchi di essere vessati dalle tasse. La lamentela nasce anche perché ai “furbetti della Tari” il Comune non applica alcuna sanzione. Inoltre, nascono in città sempre nuove discariche abusive. Sulla questione interviene l’ex amministratore Massimiliano Bruni, di Fratelli d’Italia. «Voglio ricordarle che con la precedente governance - dice rivolgendosi all’assessore Altobelli - guidata prima dal dottor Saltelli e successivamente dal dottor Mancini, abbiamo lasciato un bilancio in attivo, con un rating positivo e oltre 300mila euro sul conto corrente della società “Ambiente”. Sono bastati pochi mesi della vostra Amministrazione per prosciugare questi fondi, che appartengono ai cittadini, al punto da dover ricorrere a un prestito bancario. D'altronde, era prevedibile: per coprire le spese del personale assunto attraverso l’uso dell’agenzia interinale, che superano un milione di euro e per finanziare iniziative di varia natura, i fondi devono pur essere reperiti in qualche modo».
Sui costi del conferimento dei rifiuti, Bruni è in disaccordo con le dichiarazioni dell’assessore: «Sarebbe sufficiente analizzare le tariffe applicate da numerosi Comuni nella nostra stessa Provincia per constatare che, in molti casi, l’incremento non ha superato l'8%. Altre amministrazioni, dimostrando buonsenso, sono riuscite a mantenere invariate le tariffe rispetto all’anno precedente».
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