Frosinone
31.07.2025 - 14:00
Chi si aspettava la svolta dovrà ancora attendere. Il Bus Rapid Transit (Brt), il progetto per un autobus elettrico a corsia preferenziale destinato a collegare piazzale De Matthaeis alla stazione ferroviaria, rimane avvolto nell’incertezza e, per ora, fermo ancora al palo. La riunione fiume di martedì sera in sala giunta, iniziata alle 18:20 e protrattasi fino alle 23:40, doveva segnare la svolta per l’approvazione della variante del percorso, ma si è conclusa senza decisioni definitive, lasciando emergere tensioni e interrogativi. Ora resta da vedere se le divisioni venute fuori potrebbero riverberarsi in qualche modo nel Consiglio comunale di questo pomeriggio, chiamato a discutere gli assestamenti di bilancio, mettendo alla prova la coesione della maggioranza.
L’incontro ha visto una partecipazione parziale dei consiglieri di maggioranza, con alcune assenze per diverse ragioni. All’appello non hanno risposto Sergio Crescenzi e Paolo Fanelli di Fratelli d’Italia, Sergio Verrelli della Lista per Frosinone, Dino Iannarilli della Lega, Marco Sordi di Vicano Sindaco per Frosinone e Cinzia Fabrizi della Lista Ottaviani. Tra gli assessori, unica assente Laura Vicano. Se il clima iniziale è stato improntato alla collaborazione e al dialogo, il dibattito si è successivamente surriscaldato, trasformandosi in un confronto serrato su questioni cruciali come il pagamento del primo stato di avanzamento lavori (Sal) e i problemi legati alla qualità dell’asfalto su via Marittima, uno dei tratti più controversi del tracciato. Il Sal da 600.000 euro, versato alla ditta appaltatrice a fine 2024, ha acceso le polemiche. Il presidente del consiglio comunale, Massimiliano Tagliaferri, ha alzato i toni, chiedendo chiarimenti dettagliati su eventuali contestazioni formali mosse alla ditta, in particolare per l’asfalto di via Marittima, che si è deteriorato più volte, scatenando le proteste di residenti e commercianti. Nel mirino è comunque finita la qualità dei lavori eseguita. Anche Fratelli d’Italia, tramite l’assessore Alessia Turriziani e il consigliere Franco Carfagna, ha insistito sulla necessità di maggiore trasparenza, sollecitando il dirigente Giuseppe Viscogliosi a fornire risposte esaustive, suffragate dai documenti, su percorso e avanzamento dei lavori e sui altri dettagli tecnici.
La carenza di documentazione presentata in riunione ha alimentato le critiche, trasformando il confronto in un botta e risposta sempre più teso. Il momento di maggiore tensione è stato l’abbandono della sala da parte del sindaco Riccardo Mastrangeli. Secondo alcuni avrebbe minacciato anche le dimissioni. Sul punto però il primo cittadino ha chiarito la sua posizione: «Ho lasciato la riunione per impegni personali, nulla di più. Dimissioni? Mai nominate, non sono nei miei pensieri. Ho un programma da portare a termine e opere da completare, incluso il Brt».
L’impressione è che l’amministrazione Mastrangeli voglia realizzare il Brt. Se non piacerà la variante proposta, c’è il progetto già appaltato che può essere messo a terra. Ma se ne tornerà a parlare. Finanziato con fondi Pnrr, il Brt è considerato un pilastro per la mobilità sostenibile di Frosinone, ma le perplessità su tempi, costi e impatto viario restano irrisolte. Le proteste di commercianti e residenti, preoccupati per i disagi durante i lavori, in particolare lungo via Marittima, continuano a pesare. La variante proposta, pensata per ottimizzare il tracciato e ridurre i problemi, non ha ancora convinto tutti, complice la mancanza di documentazione chiara secondo i più critici. La riunione non ha stabilito una data precisa per il prossimo confronto, ma si è deciso che i consiglieri avranno accesso ai documenti richiesti per chiarire i nodi legati al Sal e al percorso.
L’attenzione si sposta ora sul Consiglio comunale di oggi, dove gli assestamenti di bilancio saranno al centro della discussione. Le tensioni emerse martedì sera potrebbero riflettersi nella seduta, mettendo alla prova la solidità della maggioranza guidata da Mastrangeli. Il Brt, simbolo di modernizzazione, ma anche fonte di attriti politici, rimane un nodo gordiano. La città attende risposte concrete, mentre il progetto oscilla tra aspettative di progresso e ostacoli burocratici e politici. Il rischio di ulteriori ritardi alimenta il malcontento tra i cittadini, che sperano in un’infrastruttura capace di migliorare la mobilità senza sacrificare la vivibilità del territorio. Domani, forse, si capirà se la strada per il Brt sarà più chiara o se il progetto resterà ancora in alto mare.
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