Spazio satira
Cardiologia d’eccellenza
14.07.2025 - 06:24
Lo staff di Aritmologia dell’ospedale “Fabrizio Spaziani” di Frosinone
Per la prima volta nel Lazio, l’Asl di Frosinone ha eseguito con successo l’impianto di due pacemaker senza fili di ultima generazione. Si tratta dell’Aveir Dr, un dispositivo bicamerale miniaturizzato capace di regolare il ritmo cardiaco agendo contemporaneamente su entrambe le camere destre del cuore: atrio e ventricolo. A differenza dei pacemaker tradizionali, l’Aveir Dr è un sistema “leadless”, ovvero privo di fili o elettrocateteri, composto da due unità indipendenti, una posizionata nell’atrio e l’altra nel ventricolo, che comunicano tra loro attraverso una tecnologia brevettata denominata implant-to-implant. Questo avanzato sistema di comunicazione sfrutta impulsi a bassa energia e la naturale conducibilità del corpo umano per sincronizzare in tempo reale la stimolazione tra i due dispositivi.
Gli interventi, eseguiti dal team guidato dal dott. Luca Iannucci, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Aritmologia, hanno segnato un importante passo avanti nella cardiostimolazione mini-invasiva. La procedura è stata realizzata nella Uoc di cardiologia dell’ospedale “Fabrizio Spaziani” diretta dal dott. Michele Mollo. Il pacemaker viene inserito direttamente nel cuore attraverso la vena femorale, senza necessità di incisioni chirurgiche, in anestesia locale. Questa tecnica riduce in modo significativo l’invasività dell’intervento e consente un recupero più rapido per il paziente. Inoltre, i dispositivi sono dotati di accelerometri che rilevano l’attività fisica e adattano automaticamente la frequenza cardiaca alle esigenze dell’organismo. La durata prevista della batteria supera i quindici anni e, in caso di necessità, entrambi i dispositivi possono essere recuperati e sostituiti.
«Questa tecnologia rappresenta una vera rivoluzione nel trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco – sottolinea il dott. Iannucci – Il sistema bicamerale senza fili apre nuove possibilità di cura per i pazienti che finora potevano contare solo su pacemaker monocamerali». Il successo dell’intervento è frutto dell’impegno di un’équipe altamente qualificata. Accanto ai medici, hanno contribuito in modo determinante anche gli infermieri Giovanni Petrucci, Valeria Marocco, Antonella Tagliaferri, Assunta Pennacchia e Silvana Lombardi. L’introduzione di questa nuova tecnologia di pacemaker bicamerali leadless rappresenta un progresso significativo nella tecnologia dei pacemaker e offre ai pazienti dei benefici in termini di invasività, dimensioni, durata della batteria e sincronizzazione della stimolazione cardiaca.
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