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Fiuggi

Rilasciato Maurizio Cocco. L'avvocato: «Una delle carceri peggiori»

L’ingegnere da ieri non è più nel carcere di Abidjan, in Costa d’Avorio, dove era detenuto dal 2022

Maurizio Cocco

Una recente foto di Maurizio Cocco

Sono stati anni difficili, duri. Ogni giorno in più di detenzione in quel carcere stava diventando un tunnel senza uscita per l’ingegnere Maurizio Cocco. Ieri, poco dopo l’ora di pranzo, la notizia che aspettavano la famiglia, la comunità di Fiuggi, i tanti amici e le persone che sono state con il fiato sospeso dal 2022 a oggi. Maurizio Cocco, dopo tre anni di prigionia in Costa d’Avorio, lascia il carcere di Abidjan.

Tre anni di angoscia, paura, preoccupazione e dolore per la moglie Assunta Giorgilli, che si è subito attivata per far liberare il marito trascorrendo periodi lunghi e terribili in Africa. Con l’incubo di non poter riabbracciare un marito, un padre, un amico. Il dolore e il senso di impotenza sapendo che le sue condizioni non sono ottimali, che ha bisogno di cure, del ricovero in un ospedale. L’ingegnere non potrà, infatti, ripartire subito per l’Italia per tornare a casa. Dovrà essere ricoverato e curato in una clinica che la moglie Assunta aveva già prenotato con la speranza che Maurizio potesse essere liberato il prima possibile.
La ricostruzione

L’ingegner Cocco era stato incriminato per riciclaggio e traffico di stupefacenti, accuse per le quali è stato assolto. Ma poi è scattata una condanna a due anni per evasione fiscale, pena che ha finito di scontare il 2 giugno 2024. Eppure era ancora in carcere in regime di detenzione preventiva per il processo d’appello. Per la cauzione servivano 150.000 euro. Già una cifra importante era stati inviata ma servivano altri soldi e per questo era stato fornito l’Iban per cercare tutti insieme di salvare la vita a Maurizio. Nel frattempo la catena di solidarietà di amici, familiari e imprenditori non si è fermata. E finalmente è stata raccolta la somma necessaria. Tutti soldi che tanti familiari e amici hanno donato facendo molti sacrifici. Ed è per questo che, per chi volesse contribuire, resta la possibilità di fare una donazione. (Queste le coordinate: Banca Centro Lazio, conto numero 20/117423. Cocco Alessandro, Iban IT 65 G 0871674442000020117423. Codice Bic: CCRTIT2TBCL).

Nelle scorse settimane, nella sede di Cialone tour a Ferentino, era stato lanciato un appello. Presente, insieme all’imprenditore Guglielmo Cialone, al parroco della chiesa dei Santi Giuseppe e Ambrogio, don Wilfrid Bikouta, e al professore Biagio Cacciola, anche la moglie Assunta.

Le reazioni

Subito dopo aver appreso la notizia siamo riusciti a contattare Assunta Giorgilli. «L’avvocato mi aveva anticipato la scarcerazione martedì e quello che aspettavamo da tanti anni si è realizzato: io marito è libero». Assunta è commossa, provata da tre anni impossibili. «Ho ricevuto una videochiamata poco dopo l’ora di pranzo. Era proprio Maurizio. Mi ha detto “sono fuori. Sono stato scarcerato”. Piangeva ininterrottamente. Ho cercato di rassicurarlo. È stato accolto da un amico e domani (oggi, ndr) sarà ricoverato perché ha bisogno di cure». Assunta, anche a nome dei figli Francesco e Alessandro, ha voluto ringraziare tutte le persone che l’hanno aiutata e sostenuta. In primis la sua famiglia e quella del marito. «Grazie per averci aiutato con la raccolta dei soldi per la cauzione. Grazie all’amministratore comunale di Fiuggi per la solidarietà dimostrata, a quei cittadini che hanno dato anche un piccolo contributo che ci ha permesso di raccogliere circa 7.900 euro. Un ringraziamento sentito al mondo dell’imprenditoria, a Guglielmo Cialone per il suo intervento, a don Wilfrid, al professore Cacciola.

Siamo riusciti a raccogliere altri 5.500 euro. Soldi aggiunti ai 75.000 euro ricevuti da un caro amico di famiglia e agli oltre 25.000 delle nostre famiglie». Una catena di solidarietà importante per salvare la vita all’ingegnere Cocco. Tra i ringraziamenti anche quelli a Beppe Incocciati per «l’azione diplomatica avviata con la Farnesina e l’Ambasciata, mettendosi a disposizione mesi fa per aprire un canale». E sul futuro aggiunge: «Affronteremo ogni cosa giorno per giorno. Ora l’importante è che mio marito sia tornato in libertà e possa essere curato per poi tornare finalmente a casa».

Le parole dell'avvocato

Soddisfazione, per la scarcerazione dell’ingegnere Cocco, dall’avvocato Mario Cicchetti, suo difensore da marzo scorso: «Con immensa soddisfazione confermo la liberazione del mio assistito, l'ingegner Maurizio Cocco, dopo tre anni di carcere duro presso uno dei peggiori penitenziari al mondo, in Costa d'Avorio. La complessa operazione si è resa possibile anche grazie all'aiuto di tante persone care che, a dispetto del Governo al quale erano state rivolte numerose istanze, tutte puntualmente disattese, sono state vicino al mio assistito».

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