Spazio satira
Il racconto
13.05.2025 - 12:30
Papa Leone XIV all’udienza con i giornalisti FOTO ANTONIO FRAIOLI
La fila, all’esterno, è quella delle grandi occasioni. In coda si parlano tante lingue differenti. C’è chi ha fatto pochi chilometri, arrivando in Vaticano da Roma e dintorni, e chi invece è giunto da altri Paesi d’Europa, dall’Asia o addirittura dal Sud America. È il primo incontro ufficiale di Papa Leone XIV, che ha scelto di parlare ai media nella sua prima udienza da Pontefice. Il Santo Padre, nell’aula “Paolo VI”, si rivolge proprio ai giornalisti, che hanno il delicato compito di raccontare la verità senza travisarla, di usare un linguaggio che costruisca pace e che non aizzi gli animi o costruisca la guerra. È questo il delicato messaggio di Papa Prevost, lanciato davanti alle migliaia di giornalisti presenti, circa cinquemila.
All’arrivo, un lungo e scrosciante applauso accoglie il Papa, che con quel sorriso timido ed emozionato mostra ancora una volta il suo volto più umano, di chi forse ancora non si è abituato a certe dimostrazioni di affetto. Dopo il discorso tenuto davanti alla platea, Papa Leone XIV incontra le persone sedute nelle prime file. Tra queste, saluta il prefetto Paolo Ruffini e il segretario del Dicastero per la Comunicazione, Lucio Adrian Ruiz, insieme ai direttori del medesimo organismo e ai responsabili e membri di altre testate. Particolarmente sentito il saluto con il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, e ancora con il gesuita padre Federico Lombardi, tra l’altro presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI. Lungo abbraccio anche con Valentina Alazraki, “decana” dei giornalisti accreditati presso la Santa Sede.
Un volto umano quello mostrato da Papa Leone XIV, che si intrattiene con un gruppo di giornalisti e non si tira indietro neppure quando gli chiedono di posare con una sciarpa delle Ande del Perù o di firmare una palla da baseball. E ancora, sorride e scherza quando gli propongono di organizzare una partita di tennis di beneficenza: «Va bene – dice il Pontefice – basta che non portiate Sinner». E ancora, il Pontefice raccoglie regali e doni da parte dei reporter presenti, come quello di Stefania Falasca, editorialista di “Avvenire”, che porta a Prevost una reliquia del beato Papa Luciani. Dopo aver scambiato parole e battute con i giornalisti presenti, uscendo dall’aula “Paolo VI”, per Papa Prevost ci sono ancora sorrisi, mani strette, acclamazioni e benedizioni, soprattutto ai più piccolini. La sua missione nella Chiesa è cominciata solamente da pochi giorni ma Leone XIV è già entrato nel cuore della gente: semplicità e umanità le parole d’ordine del suo Pontificato.
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