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Lavori al castello. Revocato l’atto del progetto finito nell’inchiesta

Il servizio fu assegnato all’ingegner Polsinelli finito ai domiciliari con il sindaco di Ceccano Caligiore e tre funzionari

Lavori al castello. Revocato l’atto del progetto finito nell’inchiesta

Dopo la ricerca di un avvocato per difendersi in sede extragiudiziale da possibili contenziosi e richieste di risarcimento scaturiti dalle opere finanziate con i fondi del Pnrr, il Comune revoca l’atto con cui nel 2022 aveva affidato l’incarico per la progettazione dei lavori di restauro del Castello dei Conti. È una delle opere finite nell’inchiesta della Procura europea “The good lobby”, che lo scorso ottobre ha condotto all’arresto dell’ex sindaco Roberto Caligiore, di tre tecnici comunali, imprenditori e professionisti, con 34 indagati.

La determina con cui Palazzo Antonelli compie questo ulteriore passo difensivo (la numero 443 del 2 maggio scorso) è segretata come “atto soggetto al trattamento della privacy”. Il frontespizio recita: “Revoca in autotutela (...) della Determinazione n. 616 del 15.06.2022 del responsabile del Settore III ed avente ad oggetto Lavori di completamento restauro Castello dei Conti’ (...) Incarico per lo svolgimento del servizio di progettazione definitiva, esecutiva, richiesta di pareri e direzione lavori, affidamento diretto (...)”. Incarico assegnato all’ingegnere sorano Stefano Polsinelli, anche lui coinvolto nell’inchiesta per tangenti.

L’importo dei lavori eseguiti per restaurare e recuperare l’antico maniero ammontavano inizialmente a 1.260.000 euro, ai quali si è aggiunto poi un ulteriore 10% ottenuto tramite l’accesso al Fondo per l’avvio di opere indifferibili. I lavori principali hanno riguardato opere edili, servizi igienici, restauro di elementi architettonici, impianti elettrico, termico, antincendio e di videosorveglianza, abbattimento delle barriere architettoniche.

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