Spazio satira
Sora
29.04.2025 - 14:00
Sbirciava troppo fra i dati sensibili, violando la privacy delle persone: agente in forza alla Polizia stradale trasferito alla Questura de L’Aquila. Nelle scorse ore la notifica del provvedimento all’interessato, risultato di una fitta serie di accertamenti che va avanti da mesi e che hanno puntato la lente di ingrandimento sulle azioni quotidiane compiute dal poliziotto. Il trasferimento in Abruzzo è stato comunicato formalmente nelle ultime ore con un documento firmato dal Capo della Polizia. Le accuse che gravano sull’agente, secondo indiscrezioni, riguarderebbero un accesso incontrollato e quindi interpretato come un abuso alla banca dati. Pertanto, sarebbe entrato in possesso di informazioni sensibili di cui gli agenti delle forze dell’ordine possono venire a conoscenza, ma per fini strettamente legati all’avvio di indagini, non per una libera scelta. Sembra che l’agente sia entrato in possesso dei dati senza alcun mandato dall’alto, ma per una sua ricerca personale.
Ma veniamo ai fatti. Era il 6 novembre del 2024, cinque mesi fa, quando fu eseguita la perquisizione in casa del poliziotto. Un lavoro investigativo che aveva preso il via prima dagli armadietti dell’agente nell’ufficio della Polstrada, per acquisire maggiori informazioni su quello che è divenuto un caso da chiarire. La perquisizione nell’abitazione privata del poliziotto, che risale ai primi di novembre, venne eseguita dal personale della Polizia stradale di Frosinone in collaborazione con i colleghi di Roma. La notizia dell’autunno scorso, delle perquisizioni legate ad alcune indagini avviate sul comportamento dell’agente di polizia suscitò stupore in città e molti rimasero sbalorditi. A Sora, il quarto Comune della provincia di Frosinone per numero di abitanti le notizie, specialmente in alcuni ambiti, circolano velocemente, come se si trattasse di piccoli borghi. Così nella giornata di ieri, con un tam tam è iniziata a circolare la notizia legata al trasferimento dell’agente della Stradale, che dovrà lasciare la città volsca per andare a lavorare nella Questura de L’Aquila. Intanto, le indagini continuano per fare piena luce su quanto è accaduto.
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