Spazio satira
Frosinone
03.04.2025 - 11:00
Il pronto soccorso dell’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone
Ha fornito medici al pronto soccorso. E ora chiede di essere pagata per le ore prestate in esubero per sopperire alle carenze di organico della Asl. È questa la richiesta avanzata al tribunale civile di Frosinone dalla Dea Medical Consulting, rappresentata dall’avvocato Danilo Giaccari. La società chiede il pagamento di 521.731 euro. A maggio l’udienza.
La Dea a giugno 2023 aveva risposto a una gara d’appalto indetta dall’Asl di Frosinone per fornire personale sanitario per i servizi di medicina e chirurgia d’urgenza ed accettazione nei pronto soccorso dei presidi ospedalieri per la durata di dodici mesi. A gennaio del 2024 veniva stipulato il contratto tra Asl e Dea Medical Consulting per un totale di 2.600 ore mensili e una spesa di quasi 2,5 milioni di euro. Il contratto era valido fino al 15 settembre 2024.
L’Asl, all’epoca guidata dal commissario straordinario Sabrina Pulvirenti, a un certo punto, autorizzava prestazioni aggiuntive per altre 6.240 euro, essendo facoltà dell’azienda proporre l’aumento dei servizi per le esigenze di servizio. L’obiettivo, infatti, era quello di sopperire alla grave crisi di organico dei medici nei pronto soccorso per cui il direttore per l’esecuzione del contratto chiedeva formalmente di estendere le attività per coprire i turni di guardia. Tali ulteriori servizi sono stati quantificati in 499.200 euro. Ma non solo, a settembre 2024, in vista della scadenza naturale del contratto per garantire la continuità dei servizi, la società comunicava lo svolgimento di 282 ore extra per 22.531 euro. Nella rendicontazione dei turni figuravano i servizi espletati senza che l’Asl di Frosinone eccepisse nulla in merito.
La società ricorrente ricorda, inoltre, di aver svolto puntualmente le prestazioni che sono state assegnate e in maniera conforme a quanto previsto dal contratto senza mai ricevere contestazioni. E per questo chiede il pagamento, che ancora non le è stato corrisposto, di 521.730 euro. Visto che le richieste avanzate, anche attraverso l’avvocato Giaccari, non hanno ottenuto effetto, la Dea si è vista costretta a rivolgersi al tribunale di Frosinone per veder riconosciuto il credito vantato nei confronti dell’azienda sanitaria di via Fabi. Prossima udienza a maggio.
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