Spazio satira
Salute
20.03.2025 - 11:30
La dottoressa Angela Pontieri
Oggi si celebra la Giornata Internazionale della Salute Orale. Per l'occasione la Casa di cura INI Città Bianca di Veroli rivolge a tutti l’invito a partecipare al prossimo open day di odontoiatria durante il quale sarà possibile sottoporsi all’analisi digitale dell’occlusione dentale, un esame non invasivo che in soli tre minuti misura il bilanciamento occlusale. L’appuntamento è per sabato 29 marzo, dalle 9.30 alle 14.00. Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento dei posti disponibili. A spiegare i dettagli su questo tipo di analisi la dottoressa Angela Pontieri, specializzata in ortognatodonzia e consulente odontoiatra del Gruppo Ini dal 2015.
Dottoressa Pontieri, come si svolge l’analisi digitale dell’occlusione dentale?
«La valutazione è supportata dal Teethan, uno strumento di rilevazione digitale dell'occlusione che fa da supporto alla diagnosi di malocclusioni, problemi articolari, problemi di ipercontrazione muscolare, quindi di affaticamento dei muscoli della masticazione. È quindi uno strumento utilizzato in prima visita, ma vi si fa ricorso anche nell'ambito dei percorsi terapeutici per valutare i progressi e quindi gli avanzamenti della terapia. Per esempio in un trattamento ortodontico è utile effettuare periodicamente misurazioni con il Teethan, per rilevare se i contatti siano migliorati e, di conseguenza, se anche la situazione muscolare e articolare abbiano tratto giovamento dalla terapia. Il Teethan viene quindi utilizzato sia come strumento diagnostico per valutare malocclusioni e componenti di interferenza occlusale, sia nel corso delle terapie. Tale strumento, inoltre, consente di indivianche problematiche a livello muscolare, quindi in pazienti che soffrono di bruxismo, digrignamento notturno».
Come viene effettuata una diagnosi di bruxismo attraverso il Theetan?
«Ai pazienti viene effettuata una misurazione che consiste nell’applicazione di alcuni elettrodi che vengono posti ai lati del viso in corrispondenza del muscolo massetere e del muscolo temporale. Si applicano quattro o due elettrodi per lato e si effettua la misurazione dello stato di contrazione di questi muscoli che sono quelli coinvolti nella masticazione. Si fanno, dunque delle prove per accertare se lo stato di contrazione sia alterato, quindi eccessivo rispetto al normale, arrivando a una diagnosi di bruxismo notturno».
E poi come si interviene?
«Con un bite, che viene regolato sempre sulla scorta dei rilievi dell'indagine fatta con il Theetan. Sulla base di quanto si contraggono i muscoli da ogni lato si decide come costruire il bite e in seguito di quanto modificarne la superficie».
Con quale cadenza bisogna sottoporsi a controllo?
«Mensilmente o bimestralmente. All'inizio mensilmente per avere un controllo più serrato e anche per valutare l'eventuale stato di miglioramento del paziente, poi i controlli diventano bimestrali, nel momento in cui già si cominciano a evidenziare dei miglioramenti a livello muscolare. Ma anche a livello dello stato di salute generale, perché la parafunzione notturna purtroppo influisce anche su sulla qualità del sonno e sullo stato di benessere generale. Può portare mal di testa, cervicalgie, anche lombalgie, quindi intervenire in tal senso dovrebbe contribuire a un riassetto di un equilibrio generale. Quindi si fanno all'inizio dei controlli più serrati, poi, quando già si cominciano a registrare dei miglioramenti su più fronti si cominciano a diluire le visite».
Spesso il paziente non si rende conto del digrignamento dei denti durante il sonno, quali sono i segnali ai quali fare attenzione?
«Ci sono, come dicevamo, alterazioni della qualità del sonno, quindi un paziente che si rende conto di non dormire bene, di avere frequenti risvegli notturni può soffrire di bruxismo. Un altro segnale è il mal di testa al mattino, il cosiddetto cerchio alla testa, che si manifesta tipicamente come una compressione ai lati delle tempie; oppure la difficoltà ad aprire la bocca al risveglio, perché c'è un tale indolenzimento dei muscoli della masticazione che diventa anche difficile solo aprire la bocca. Poi ancora dolori cervicali, con particolare interessamento dei muscoli dello sternocleidomastoidea, oppure anche del trapezio, dei muscoli del collo. Un altro campanello d'allarme sono delle erosioni sugli elementi dentali, infatti spesso questo disturbo è presente in pazienti che riscontrano usura sulle superfici dei denti».
Quali sono invece i sintomi di una malocclusione?
«Per quanto riguarda le malocclusioni, la componente sintomatica è un po’ più relativa. C’è bisogno di una visita specialistica perché le malocclusioni possono essere presenti anche in assenza di particolari fastidi. Sono pochi infatti i pazienti che hanno la sensazione di chiudere male la bocca o la percezione di avere una masticazione scorretta, squilibrata, magari più intensa da un lato che dall'altro, quindi è sempre bene effettuare una visita anche preventiva. Le malocclusioni portano a un deterioramento delle strutture, che possono essere dei muscoli o delle articolazioni, quando già sono in fase molto avanzata. Possono trascorrere anni perché la malocclusione dia luogo a un vero e proprio deterioramento delle strutture e quindi deve essere diagnosticata con una visita accurata, anche in assenza di sintomi».
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