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San Vittore del Lazio

Termovalorizzatore, reperti archeologici nell'area: stop ai lavori

Le verifiche riguarderebbero sia i possibili reperti presenti, sia il terreno già rimosso da una potenziale area archeologica

Stop ai lavori per la quarta linea del termovalorizzatore: potrebbero esserci beni archeologici

Stop alla quarta linea del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio a seguito di un provvedimento amministrativo di sospensione cautelativa dei lavori da parte della Sovrintendenza archeologica di Frosinone e Latina. Provvedimento ricevuto da Acea Ambiente, che gestisce il vasto impianto per la produzione di energia elettrica tramite utilizzo di combustibile derivato da rifiuto in territorio di San Vittore, uno dei più grandi sul territorio regionale. “Acea Ambiente ha ricevuto questa mattina un provvedimento amministrativo - da parte della Sovrintendenza archeologica di Frosinone e Latina - di sospensione cautelativa dei lavori di realizzazione della quarta linea dell’impianto di termovalorizzazione di San Vittore del Lazio. La società - certa della piena correttezza del proprio operato - si è resa disponibile a fornire tutti i chiarimenti del caso in una logica di consueta leale collaborazione con l’Amministrazione. Il provvedimento non riguarda le tre linee attive dell’impianto che sono regolarmente in esercizio” hanno fatto sapere da Acea. Il provvedimento - che ha riguardato dunque la quarta linea dell’impianto in cui lavorano (sulle tre linee attuali, tra loro indipendenti) 82 persone e che prevede una capacità autorizzata di rifiuti pari a 397.200 tonnellate all’anno di rifiuti - è stato emesso nella ipotesi della presenza nell’area di beni archeologici da salvaguardare. Beni presenti, secondo le ipotesi ora al vaglio degli agenti - e in particolare della squadra di Pg diretta dal sostituto commissari Roberto Amato Donatelli, del Commissariato diretto dal vice questore Flavio Genovesi - nell’area oggetto di lavori per un valore di 220 milioni di euro. Le verifiche riguarderebbero sia i possibili reperti presenti, sia il terreno già rimosso da una potenziale area archeologica. Operazioni ancora in corso.

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