Spazio satira
Ceccano
09.02.2025 - 19:00
Secondo le indicazioni del ministero dell’interno si potrebbe votare l’11 maggio
La data ufficiale non c’è ancora, ma le indicazioni del ministro sì. Perciò il voto delle comunali potrebbe essere più vicino di quanto inizialmente previsto: non alla fine di maggio o agli inizi di giugno, ma l’11 maggio, con l’eventuale turno di ballottaggio che si terrebbe due settimane dopo, il 25 maggio. A conti fatti, considerando che le liste dei candidati vanno presentate un mese prima dell’election day, ecco che restano appena un paio di mesi per approntarle. Tempi stretti che agitano ancor di più il già surriscaldato clima politico in città.
La data della tornata amministrativa per i comuni che come Ceccano vanno a elezioni anticipate doveva essere fissata dal consiglio dei ministri dell’altro ieri, ma la decisione è stata rinviata alla prossima riunione dell’esecutivo per l’assenza dei ministri Antonio Tajani e Matteo Salvini. Tuttavia dalla relazione del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, come riferito da fonti di governo, sarebbe emersa l’ipotesi di separare le elezioni amministrative dai referendum popolari ammessi dalla Corte costituzionale: quattro quesiti sul lavoro e uno sulla cittadinanza per gli extracomunitari. Pertanto il primo turno delle comunali si terrebbe l’11 maggio, il secondo turno il 25 maggio, mentre i referendum il 15 giugno.
Ecco che la corsa a riempire le liste è già partita, nonostante l’incertezza che ancora permane sui candidati sindaci che dovranno guidarle. A Ceccano le liste elettorali collegate ai rispettivi aspiranti sindaci devono comprendere un numero di candidati non superiore a quello dei consiglieri previsti e non inferiore ai due terzi, quindi da un minimo di 11 a un massimo di 16 candidati consiglieri. Non solo. La legge elettorale impone che nelle liste venga assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi e nessuno di questi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi. Un gioco ad incastro tra candidati di genere diverso non semplice da realizzare. Al momento, in attesa che sciolgano la riserva, i possibili candidati sindaci sono cinque o sei, con al seguito un numero di liste compreso tra 13 e 17. Vuol dire mobilitare complessivamente da 200 a 270 persone per la conquista di uno scranno a Palazzo Antonelli. Un complicato reclutamento che coglie un po’ tutti in ritardo. Non resta che correre.
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