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Frosinone

Opere pubbliche in chiaroscuro. Sfide perse e gli obiettivi del 2025

Bene la riqualificazione di largo Turriziani. Ma per la piazza allo Scalo e i Piloni ancora ritardi. Il 2025 dovrà essere l’anno del Bus Rapid Transit e del raddoppio, mai partito, dell’ascensore inclinato

Opere pubbliche in chiaroscuro. Sfide perse e gli obiettivi del 2025

Un’immagine del cantiere in corso della nuova piazza dello Scalo

Opere pubbliche: è tempo di bilanci. Dal centro storico fino al quartiere Scalo. Sono diverse le sfide che l’amministrazione comunale si era prefissata di raggiungere entro l’anno. E per molte il percorso resta ancora tutto in salita. Se per largo Turriziani l’obiettivo è stato centrato, la piazza, infatti, è stata inaugurata il 28 agosto, non si può dire la stessa cosa per i Piloni. I lavori sarebbero dovuti terminare contemporaneamente. Ma la riqualificazione delle famose arcate è ancora in alto mare. Senza dimenticare la rotatoria di piazza VI Dicembre, fino a quando resterà in fase sperimentale? Insomma una sfida persa che va ad unirsi a quella dello Scalo sia per quanto riguarda la pista ciclabile di via Puccini, sia per la piazza ancora da terminare. In questo caso l’unica nota positiva si trova nel cantiere della stazione ferroviaria, partito ormai da qualche settimana e destinato a stravolgere tutta l’area sia in termini di viabilità sia per quanto riguarda la riqualificazione vera e propria.

Terminati i container per ospitare i viaggiatori durante i lavori è entrata nel vivo la seconda fase. O meglio quella che riguarda un restyling a 360 gradi della stazione, la creazione di nuovi spazi pubblici ma soprattutto la realizzazione di un sovrappasso. Il tutto però dovrà essere collegato con la nuova piazza che ancora non riesce a vedere la luce. Ormai sono passati oltre due anni e mezzo dall’apertura del cantiere. Una prima parte è stata aperta lo scorso anno, più precisamente il 25 novembre del 2023. Da allora niente è cambiato, nessun passo in avanti è stato fatto. Poi c’è la ciclabile di via Puccini, smontati i cordoli, ma il collegamento fino al parco Matusa ancora non si vede. Alla lunga lista delle opere che rientrano nelle sfide ormai perse ci sono il parcheggio interscambio di piazza Salvo D’Acquisto, qui verrà realizzata un’area destinata alla mobilità sostenibile, dove sarà possibile parcheggiare e poi utilizzare i mezzi pubblici. Ma anche qui i lavori sono ancora in corso. Poi ci sono la scuola di Madonna della Neve e la palestra Maiuri. Senza dimenticare la riqualificazione di corso Lazio, anche in questo caso l’inaugurazione doveva arrivare entro la fine dell’anno. E infine il cantiere di Fontana Bussi. Insomma troppe le sfide perse per il 2024.

Gli obiettivi del 2025
Passando alle sfide del 2025 rientra sicuramente la partenza dei lavori per il raddoppio dell’ascensore inclinato. Anche qui troppi annunci e pochi fatti. Poi c’è anche il cantiere che prevede la riqualificazione del teatro Nestor, in attesa della partenza. Infine, il Bus Rapid Transit che al momento ha concluso la prima fase dei lavori lungo via Marittima. Tutte sfide sul tavolo del nuovo anno e che necessariamente dovranno essere vinte. O almeno si spera.

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