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Il bando Caldaie

Inquinamento, tre milioni per sostituire le vecchie caldaie

La Regione Lazio ha messo a disposizione il finanziamento per la sostituzione degli impianti termici. Il sostegno è rivolto ai cittadini della Valle del Sacco. Oggi la presentazione con l’assessore Elena Palazzo

caldaia adobe stock (free)

Un’importante iniziativa che si inserisce nella lotta all’inquinamento. Soprattutto perché ormai è un dato di fatto che il riscaldamento domestico contribuisce in maniera significativa all’aumento delle polveri sottili Pm2,5 e Pm10 emesse nell’aria. Proprio per questi motivi la Regione Lazio ha deciso di mettere a disposizione 3 milioni di euro da destinare alla sostituzione delle vecchie caldaie. Il bando è aperto a tutti i cittadini dell’agglomerato urbano della Valle del Sacco e di Roma e destinato, dunque, alla conversione degli impianti termici più vecchi e inquinanti con quelli nuovi.

«La Regione Lazio offre un contributo economico a chi ne farà richiesta – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Elena Palazzo – Intendiamo, così, incentivare il rinnovamento degli impianti, senza che questo gravi sui bilanci familiari. Vista l’utilità del provvedimento illustreremo dettagliatamente tette le informazioni necessarie per accedere al contributo». Oggi pomeriggio, infatti, alle 16.30 ci sarà un importante incontro al palazzo della Provincia di Frosinone dove proprio l’assessore Palazzo spiegherà l’obiettivo principale del bando Caldaie, ossia quello di sostituire gli impianti termici domestici per la climatizzazione invernale di vecchia generazione con quelli meno inquinanti e più efficienti dal punto di vista energetico. Un intervento che intende integrare il contributo del Conto Termico 2.0, concesso per la sostituzione degli impianti di riscaldamento domestico da parte dello Stato, per ampliare e accelerare il rinnovamento e che rientra nell’ambito delle politiche regionali per la tutela della qualità dell’aria e per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, in base a quanto stabilito dal Piano di risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio.

In una zona come quella della Valle del Sacco l’ammodernamento degli impianti domestici sicuramente garantirà una migliore qualità dell’aria. Dunque un’opportunità importantissima per il territorio tanto che l’assessore regionale all’ambiente Elena Palazzo ha deciso di illustrare lei stessa i benefici del bando che mette a disposizione 3 milioni di euro fino ad esaurimento scorte.

Il programma del convegno
Appuntamento a questo pomeriggio nella sala convegni di palazzo Jacobucci. L’incontro sarà aperto dal presidente della Provincia di Frosinone Luca Di Stefano per poi passare la parola all’assessore regionale al turismo, ambiente, sport, transizione energetica, cambiamenti climatici e sostenibilità, Elena Palazzo. Poi seguirà anche l’intervento del sindaco Riccardo Mastrangeli prima di lasciare spazio ai tecnici. Su “La qualità dell’aria nel Lazio” interverrà Alessandro Domenico Di Giosa dell’Arpa Lazio, poi Filippa De Martino dalla direzione regionale ambiente, cambiamenti climatici, transizione energetica e sostenibilità, parchi parlerà di “contenuti generali del Bando per la sostituzione degli impianti termici civili”. Mentre Andrea Lisi di Lazio Innova illustrerà nel dettaglio le procedure da seguire per presentare la domanda attraverso la piattaforma “Gecoweb”. Infine, Valter Francescato dell’associazione italiana energie agroforestali (Aiel) parlerà di prestazioni energetico-ambientali dei generatori e misure non tecnologiche per ridurre le emissioni della combustione domestica delle biomasse legnose. Poi spazio al question time.

La lotta all’inquinamento
Il convegno non a caso si svolgerà nella città di Frosinone che da sempre lotta, soprattutto durante la stagione invernale, al contrasto alle polveri sottili. Ricordiamo che più volte lo scorso anno il sindaco Mastrangeli fu costretto a firmare ordinanze per limitare il traffico e i riscaldamenti. E quest’anno, nonostante la prima domenica ecologica di domenica, le polveri sottili sono già alle stelle. Domenica la centralina di via Puccini ha registrato una concentrazione media di pm10 nell’aria di 81 microgrammi per metro cubo, ben 31 al di sopra della soglia massima tollerata dalla legislazione vigente. Sempre allo Scalo lunedì è salita a 88, mentre martedì con una concentrazione di pm10 pari a 62 microgrammi per metro cubo ha raggiunto quota 49 sforamenti da polveri sottili da inizio 2024. Insomma se da un lato il traffico cittadino non aiuta nella discesa dall’altro si sta cercando di incidere sugli impianti di riscaldamento. Appuntamento ad oggi pomeriggio.

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