Spazio satira
Fiuggi
26.11.2024 - 10:14
Al via la seconda giornata del G7 esteri, in corso da ieri ad Anagni e Fiuggi, con la quale l'Italia concluderà il suo anno di presidenza del Gruppo. Poco fa l'intervento dell'alto rappresentante per gli affari esteri e politica di sicurezza Josep Borrell, che ha fatto il punto sui temi affrontati nella giornata di ieri, quali la grave crisi umanitaria a Gaza, la situazione in Libano e quella nel Mar Rosso. «Speriamo che oggi il governo Netanyahu approvi l'accordo di cessate il fuoco proposto dagli Stati Uniti e Francia - ha dichiarato Borrel - Il Libano è completamente distrutto. Non ci sono più scuse. Ci sono 250.000 persone completamente abbandonate». Borrell ha poi sottolineato la posizione dell'Europa nei confronti dell'emanazione dei mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e Hamas da parte della Corte penale internazionale «Noi rispettiamo il diritto internazionale - ha sottolineato - e dobbiamo ricordare che la Corte Penale è a tutti gli effetti una corte. Non c'è un'alternativa, non c'è un "mi piace o non mi piace". È un obbligo».
Borrell ha infine introdotto l'altro tema centrale del G7, la guerra in Ucraina, sul quale i ministri dibatteranno nel corso della giornata di oggi. Proprio in questi minuti, infatti, i ministri del G7 hanno accolto il ministro degli esteri ucraino, Andrii Sybiga . Il focus di questa seconda giornata di lavori sarà infatti o sulla guerra in Ucraina a fronte dell’aggressione della Russia. L'intenzione della Presidenza italiana è quella di confermare il pieno sostegno del G7 a Kyiv, con l'obiettivo di ristabilire la pace. L’Italia ospiterà, tra l’altro, la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, il 10-11 luglio 2025. A introdurre il tema il ministro Antonio Tajani: «Sono passati mille giorni dall'aggressione russa - ha detto - Qui vogliamo ribadire la nostra solidarietà. Per l'Italia il sostegno a Kyiv rappresenta una priorità. Nella riunione che abbiamo avuto poco fa Andrii mi ha informato sulle difficoltà che riguardano le infrastrutture energetiche del Paese , quindi è fondamentale dare un messaggio politico da parte nostra per proteggere gli impianti nucleari e i bacini di risorse minerarie dell'Ucraina».
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